Una gallina produce uova fino a sei-sette anni d’età, arrivando a viverne anche dieci. Ma un’ovaiola industriale viene soppressa a 18 mesi, quando inizia la parte discendente della sua carriera in batteria. Una start up francese, Poulehouse, sceglie ora di puntare sul benessere animale e, mandando sul mercato sei uova biologiche a 6 euro, “salva” la vita di 9mila galline. La storia di Fabien Sauleman, Elodie Pellegrain e Sébastien Neusch è raccontata oggi dal Figaro, qui: accordi con allevatori consentono loro di comprare uova da galline anziane lasciate in vita e di occuparsi della loro commercializzazione in una selezione di negozi “organici” con Biocoop. A regime arriveranno a produrre 50mila pezzi alla settimana, 2,6 milioni di uova l’anno. Una goccia nel mare dei 15 miliardi di uova del mercato francese ma, tra lo scandalo del Fipronil (dal quale i prodotti Poulehouse sono risultati esenti), gli “acquisti militanti” cui sono disposti i clienti animal friendly e altri problemi ancora, un business che può trovare la sua sostenibilità.