Gli sforzi per la conservazione delle tartarughe marine sembrano funzionare: un nuovo studio condotto su sette specie afferma che il numero di questi animali a rischio sta crescendo grazie ad anni di impegno in iniziative e attività di recupero e monitoraggio. Pubblicata su Science Advances, la ricerca è stata guidata da Antonios Mazaris dell’Università greca di Tessalonica. Per valutare lo status globale delle tartarughe marine, il team ha analizzato migliaia di dati relativi alle nidificazioni annuali di diverse popolazioni e ha rilevato per lo più incrementi. I trend positivi sono “incoraggianti”, spiega Mazaris, e significano che “gli sforzi di conservazione funzionano”. Tuttavia lo scienziato invita a non abbassare la guardia: c’è bisogno di “continuare a finanziare e supportare conservazione e monitoraggio per salvaguardare le popolazioni future” di tartarughe. Per l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) sei specie di tartarughe marine sono indicate come a rischio di estinzione. Mazaris cita alcuni esempi positivi nel mondo. Alle Hawaii, afferma, la protezione dei nidi e delle uova ha portato a una crescita della popolazione locale di tartarughe verdi (nella foto sopra). Simili misure hanno salvaguardato i nidi di Tortuguero, in Costa Rica. Risultati positivi anche in Florida dopo “35 anni di iniziative di conservazione e di monitoraggio di lungo termine per le tartarughe verdi e liuto”. (Ansa)
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