AGGIORNAMENTO DEL 26 AGOSTO 2017 – ROSSI (TOSCANA): “CACCIA, TUTELEREMO FAUNA A RISCHIO”
“Siccità e incendi si sono combinati in questa estate durissima. Gli animali hanno sofferto moltissimo. Non si può proclamare lo stato di calamità e non tenerne conto nella definizione del calendario venatorio”. Lo scrive il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in un post su facebook. “In Toscana – afferma – vogliamo fare un provvedimento che tuteli la fauna più a rischio a causa della siccità . Spero che siano d’accordo gli ambientalisti e i cittadini di buon senso ma anche i cacciatori veramente amanti degli animali e della natura”.
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POST ORIGINALE DEL 25 AGOSTO 2017
“Il 10 agosto abbiamo chiesto al Governo la cancellazione della stagione di caccia, ma a oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Siamo nel pieno di un vero e proprio disastro ambientale, che mette a rischio gli equilibri ecologici della fauna e dell’ambiente, con gravi ripercussioni anche sulla nostra vita quotidiana. Per questo motivo è necessario attivare un vero e proprio ‘piano Marshall’ per l’ambiente e la fauna selvatica, una serie di interventi straordinari che consentano di uscire da questa gravissima fase caratterizzata dalle tante calamità innaturali. Come prima cosa chiediamo che il Governo risponda alla nostra richiesta di annullamento della stagione venatoria”, dichiarano in una nota le ong animaliste Enpa, Lav, Lipu e Lndc. “Nel 2017 sono finora andati a fuoco 117.579 ettari di boschi, a fronte dei 38.310 ettari coinvolti in media dalle fiamme ogni anno tra il 2008 e il 2016 – prosegue la nota -. Dall’inizio di luglio a oggi i roghi hanno interessato 100mila ettari di terreno, con ben undici regioni che hanno chiesto lo stato di calamità . La settimana peggiore dell’estate è finora quella dal 9 al 15 luglio, con oltre 34mila ettari in fumo. Dall’inizio dell’anno si contano 608 incendi di grandi dimensioni, oltre i 30 ettari. Il numero è superiore di 3 volte e mezzo rispetto ai 170 incendi verificatisi in media ogni anno tra il 2008 e il 2016. Considerando una presenza media di 400 animali appartenenti ad ogni specie per ettaro, significa che più di 40 milioni di animali selvatici hanno perso la vita direttamente a causa degli incendi. Ai quali bisogna aggiungere le morti per l’assenza di precipitazioni e quelle dovute all’interruzione della catena trofica”. Anche Legambiente ieri ha chiesto al primo ministro Paolo Gentiloni e ai governatori delle Regioni di “rinviare di un mese la caccia. Non ci sembra di pretendere molto. E poi ci sono norme di salvaguardia della biodiversità che vanno rispettate”, ha detto la presidente Rossella Muroni. “Siccità prolungata e incendi hanno stremato molte specie animali. Diverse regioni hanno invocato lo stato di calamità . Bene, se hanno sofferto agricoltori e altre categorie pensiamo che anche la fauna vada difesa. Le amministrazioni devono tenere conto dei danni patiti”. Monica Cirinnà , senatrice Pd, pochi giorni fa twittava rivolgendosi a Gentiloni e Galletti: “Troppo caldo, incendi e siccità gli animali sono stremati atto di civiltà sarebbe sospendere apertura caccia”.
- Già a luglio, Lipu e Enpa hanno chiesto a governo e regioni di fermare la caccia per l’emergenza incendi, ne abbiamo scritto qui su 24zampe.