Per il premio “Allevatore dell’anno” Unaitalia cerca chi investe nel benessere animale

Al via il premio “Allevatore dell’anno” per le migliori pratiche del settore avicolo italiano. A lanciarlo per valorizzare il ruolo dei propri avicoltori è Unaitalia, l’associazione che rappresenta la quasi totalità dell’intera filiera avicunicola nazionale. Il premio di mille euro per un voucher da spendere in formazione è quasi simbolico. Ma con 18.500 allevamenti, di cui 6.400 professionali con 38.500 addetti e un fatturato di 5,4 miliardi di euro, la filiera avicola in realtà è un modello per la zootecnia nazionale ed “è largamente autosufficiente”, spiega Unaitalia: è in grado di produrre il 105,5% delle carni di pollo consumate in Italia e il 122,9% di quelle di tacchino, con un consumo pro capite di 21 kg (+2,7% nel 2016 sul 2015). ”Con questo riconoscimento, nato nell’ambito di un percorso intrapreso da alcuni anni – commenta Lara Sanfrancesco, direttore Unaitalia – puntiamo a sensibilizzare i nostri avicoltori ad adottare pratiche di allevamento sempre più virtuose”. Per partecipare ogni allevatore, che può inviare la propria candidatura fino al 15 maggio, deve raccontare una “storia di pratica virtuosa” di allevamento legata ad una di queste tre aree: benessere degli animali, riduzione degli antibiotici e sostenibilità ambientale.