E’ Taiwan, l’isola-stato conosciuta anche come Formosa di fronte alla Cina, il primo paese asiatico a proibire con sanzioni fino a 250mila dollari taiwanesi, circa 8mila euro, il consumo di carne di cane e gatto, un tempo assai diffuso. La nuova legge – anche se già nel 2001 si era tentato di introdurne una simile – entra in vigore dal 1° maggio e sancisce il ruolo degli animali domestici nella società taiwanese, considerati oggi compagni di vita e non più cibo, e prevede un inasprimento delle pene per i reati di maltrattamento, con la reclusione fino a due anni e una multa fino a 60mila euro. Nel dicembre del 2016 la città di Seongnam in Corea del Sud ha vietato la macellazione di cani a scopo alimentare e ha chiuso il suo macello, il maggiore del paese. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe. In Corea la carne di cane è considerata una prelibatezza ed il consumo è molto diffuso. Spesso associazioni animaliste di tutto il mondo acquistano cani sul mercato sudcoreano degli animali vivi e li trasportano in Occidente, per darli in adozione. In Cina, nella città di Yulin, si tiene ogni anno un festival della carne di cane, che da alcuni anni suscita accese proteste degli animalisti. (nella foto di Chiang Ying-ying/Ap una manifestazione animalista a Taiwan)
