Agenda animale, gli appuntamenti del weekend dell’8-9 aprile 2017

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INFORMAZIONE SCIENTIFICA, PERUGIA, SABATO 8 APRILE 2017

“Animale a Chi?” è un appuntamento che si tiene domani, sabato 8 aprile, a Perugia: si tratta della terza edizione del festival di informazione scientifica sul rapporto con i nostri amici a 4 zampe. Dalla pet teraphy, all’utilizzo dei cani nelle operazioni di soccorso in caso di disastri e calamità naturali, passando per il mai scomparso problema degli abbandoni estivi. Sono solo alcuni dei temi che si toccheranno al festival nazionale itinerante di informazione e intrattenimento scientifico sul rapporto tra animali e uomo. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Perugia, dalla Provincia, dal Dipartimento di Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Ordine dei Medici Veterinari e dello Sportello a 4 Zampe, è organizzata da ‘Eventi Diversi’ con il contributo non condizionante di Scalibor-MSD Animal Health. Oltre agli stand, che vedranno anche quest’anno la partecipazione di molte associazioni del settore e le sfilate animali, è prevista nel programma anche la marcia non competitiva”#NoAbbandono”, per sensibilizzare giovani e adulti su un fenomeno che solo in Italia vede ancora circa 600mila cani e oltre 2 milioni di gatti randagi e più di 150mila animali nei canili e rifugi in attesa di un’adozione. L’evento si svolgerà dalle 10:00 alle 19:30 al Ponte San Giovanni, nella cornice del Parco Bellini di Perugia. Altre info qui.

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#SAVETHELAMB, VARIE LOCALITA’, DOMENICA 9 APRILE 2017

Domenica 9 Aprile dalle 09.00 alle 13.00 e oltre, moltissimi animalisti saranno impegnati in un volantinaggio davanti alle chiese di moltissime città d’Italia per lanciare un messaggio di pietà e amore per tutti gli esseri viventi. Questa campagna vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’abbandonare la tradizione pasquale di cucinare l’agnello per evitare la mattanza che ogni anno si crea in questo periodo. Oltre ovviamente alle più grandi basiliche di Roma saranno presenti anche al Duomo di Milano, a Napoli, Asti, Salerno, Ancona, Latina, Bari, Reggio Calabria, Avellino, Pisa, Modena, La Spezia, Savona, Bologna, Livorno, Lecce, Ravenna, Bergamo e in molte altre città. Il consumo di agnello in questo periodo, seppure in discesa rispetto agli anni scorsi, è ancora consistente: si pensa che finiranno sulle tavole italiane circa 600.000 agnellini pari a circa 4,8 tonnellate di carne. Quest’anno verrà lanciato anche il #SaveTheLambContest : primo concorso che premia la VITA, dove le ricette migliori verranno eseguite e giudicate dalla blogger di Patata Bollente (ideatrice delle ricette presenti sulla brochure) e premiate con fantastici gadget in regalo. (Comunicato)

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MOSTRA, PADOVA, FINO AL 26 GIUGNO 2017

Un modo diverso per scoprire gli animali: è la proposta dell’installazione artistica e del percorso di conoscenza della Natura e dei suoi protagonisti, animali e piante. È “Estinzioni. Storie di animali minacciati dall’uomo”, la mostra–evento che mette insieme le sculture dell’artista Stefano Bombardieri, autore del ciclo The Faunal Countdown (sopra e sotto alcune opere), con modelli realizzati ad hoc e animali tassidermizzati provenienti dal Museo di Zoologia e di Veterinaria dell’università di Padova, dalle collezioni di specie protette del Museo Cappeller e del Museo di Storia Naturale di Bassano del Grappa. Un racconto che vede al centro 34 animali collocati nel loro ambiente naturale, dalla foresta tropicale alla savana, dal bosco dei climi temperati alle aiuole del Mediterraneo fino ai deserti africani e del Centro America, che debbono, loro malgrado, temere l’uomo e le sue minacce. Tutti a grandezza naturale, tutti bellissimi, fieri e tutti a rischio di estinzione. L’esposizione padovana rappresenta la conclusione di un progetto di ricerca nazionale, coordinato da Telmo Pievani – evoluzionista e divulgatore – e promosso dall’università di Padova, in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il Muse-Museo delle Scienze di Trento e Fem2 di Milano Bicocca, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Questa mostra completa idealmente il percorso avviato con “Estinzioni. Storie di catastrofi e altre opportunità”, allestita al Muse di Trento fino al 26 giugno, dedicata ai fenomeni delle estinzioni storiche. La selezione degli animali e la cura delle schede ad essi relative è stata curata da Paola Nicolosi, conservatrice del Museo di Zoologia dell’università di Padova.

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STORIA DELL’INNOMINABILE, ROMA, FINO AL 16 LUGLIO 2017

Una mostra interattiva al Bioparco di Roma su ‘La cacca: storia naturale dell’innominabile’ conduce il visitatore alla scoperta della sua utilità come fonte di cibo, mezzo di comunicazione, combustibile, materiale da costruzione,  fertilizzante, nascondiglio. Tra le attività previste “Una cacca per ogni stagione”: rossa, bruna, con i semi e senza semi, questa è l’innominabile dell’orso bruno, il più grande carnivoro italiano che per sopravvivere e riprodursi adotta strategie inimmaginabili (presso la Valle degli orsi). “Dimmi che mangi, ti dirò come la fai”. Crani, denti, borre e feci dalle forme e colori più disparati per rivelare usi e costumi delle diverse specie animali che popolano il nostro pianeta (presso l’area elefanti). “Dalla cacca alla carta”. Per scoprire che la cacca può anche contribuire a proteggere le specie in estinzione, come l’elefante asiatico. In che modo? Producendo carta realizzata con il 75% di sterco di questo affascinante pachiderma (presso l’area elefanti). “Nessuno lo dice, tutti la fanno”. Per tutto il giorno sarà possibile partecipare ad una visita guidata a tema tra orsi, cammelli, giraffe ed elefanti. “È lei o non è lei?”. Alla ricerca delle “cacche” più strane: da quella del pitone reale a quella del furetto, dall’insetto stecco  alla blatta soffiante del Madagascar, per scoprire che non sempre di feci si tratta. L’arte del camuffamento, tecniche e processi per sopravvivere. Mostra: “La cacca: storia naturale dell’innominabile” Bioparco di Roma – Sala degli elefanti Costo biglietto: tariffa unica € 2,00. Aperta dal mercoledì alla domenica e giorni festivi dalle ore 11.00 a chiusura parco. Fino al 16 luglio 2017. Info al 06.3608211 e qui.

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MOSTRA PITTURA, PAVIA, FINO AL 18 GIUGNO 2017

Una mostra antologica in 50 opere tra dipinti, sculture, disegni ed incisioni, che ripercorre la vicenda umana e creativa di Antonio Ligabue, uno degli autori più geniali del secolo scorso: Pavia la ospita fino al 18 giugno alle Scuderie del Castello Visconteo. Il percorso espositivo si snoda tra i due principali poli entro i quali si sviluppa l’universo creativo di Ligabue: gli animali, selvaggi (nella foto sopra) e domestici, e gli autoritratti. Tra i primi si trovano alcuni capolavori come “Leopardo che assale un cigno o Tigre reale” realizzato nel 1941 oppure la “Lepre nel paesaggio”, opera presentata per la prima volta in una mostra. Per quanto riguarda gli autoritratti, impressionante il numero: più di 170 su 870 opere catalogate nella sua carriera, dove Ligabue si colloca in primo piano quasi ad occupare tutto lo spazio della scena. Per tutta la durata della mostra, saranno in programma una serie di attività didattiche, con incontri e visite guidate gratuite per bambini e adulti. Una mostra “family-friendly”, l’hanno definita l’amministratore delegato di ViDi (società che collabora con Pavia dal 2005), Fabio Sanvito, e la  project manager Chiara Spinnato. Oltre ad un angolo per l’allattamento per le mamme, una sala didattica con accesso libero per le famiglie, un percorso dedicato ai più piccoli ed un kit didattico, all’interno delle Scuderie un’opera ad “altezza bambino” attenderà i giovani visitatori per un’esperienza tutta particolare. L’evento è organizzato da ViDi e curato da Sandro Parmiggiani, Sergio Negri e Simona Bartolena, in collaborazione con il Comune di Pavia e la “Fondazione Antonio Ligabue” di Gualtieri (Reggio Emilia), dove l’artista naif, nato a Zurigo, è morto nel 1965 all’età di 66 anni. La mostra è visitabile dal martedì al venerdì (10-13/14-18), sabato domenica e festivi dalle 10 alle 20.

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PITTURA ANIMALISTA DEL ‘600, GENOVA, FINO AL 4 GIUGNO 2017

Opere meravigliose tra dipinti, disegni, incisioni e miniature, fanno riscoprire la straordinaria abilità tecnica e creativa di Sinibaldo Scorza, considerato il Durer genovese, ispirato dalla natura e dai racconti fiabeschi, in una grande mostra allestita fino al 4 giugno a Palazzo della Meridiana, nel centro di Genova. La rassegna, che si intitola “Sinibaldo Scorza (1589 -1631).  Favole e natura all’alba del Barocco” intende focalizzare la capacità dell’artista nato a Voltaggio, sulle alture dell’entroterra genovese, di trasporre sulla tela il racconto, partecipato e personale, di situazioni, atmosfere e ambienti. Accanto ai soggetti mitologici, come Circe e Orfeo (nella foto sopra “Orfeo incanta gli animali” di Paolo Airenti Fotografia, Genova), vi sono quelli in cui lo Scorza manifesta la propria passione per il mondo vegetale e animale, descritto con una qualità di dettagli che lo avvicina ad Albrecht Durer, Paul Brill o Jan Bruegel, ossia ai maestri fiamminghi che di certo l’artista aveva ammirato nelle collezioni genovesi del suo tempo e che quindi studiò e copiò. Altre informazioni qui.

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MOSTRA FOTOGRAFICA, BARD (AO), FINO AL 4 GIUGNO 2017

Il Forte di Bard ospita fino al 4 giugno l’anteprima italiana della 52esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più prestigioso riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica indetto dal Natural History Museum di Londra. Le immagini sono esposte negli spazi delle Cannoniere. Una selezione di dieci scatti si può vedere qui sul sito del Sole 24 Ore. Il pubblico a Bard può ammirare un’emozionante gallery che ripercorre le 100 migliori fotografie naturalistiche scattate nel 2016, che testimoniano il lato più affascinante del mondo animale e vegetale. Tra di esse “Vite intrecciate” del fotografo americano Tim Laman (nella foto sotto) che ritrae, da circa 30 metri d’altezza, un orangotango del Borneo che si arrampica sul tronco di un albero “come una fuga simbolica dalla distruzione della foresta pluviale indonesiana”. In realtà, il giovane scimmione sale sul fico strangolatore del Gunung Palung National Park perchè ghiotto dei suoi frutti. Per avere uno scatto frontale del primate, il fotografo ha impiegato tre giorni a posizionare fotocamere GoPro, arrampicandosi lui stesso in cima all’albero con l’aiuto di un sistema di funi. Il premio per la categoria Giovani è andato al britannico Gideon Knight che ha immortalato la silhouette di un corvo e del sicomoro su cui riposa, “poetiche figure nere che si stagliano contro il profondo blu e la luna di un magico cielo notturno”. In mostra anche le foto vincitrici nelle sedici categorie del premio, selezionate da una giuria internazionale in base a criteri tecnici, artistici e interpretativi tra le quasi 50mila foto candidate e inviate da 96 Paesi di tutto il mondo. Tra gli autori degli scatti esposti anche molti italiani: Walter Bassi, Hugo Wassermann, Fortunato Gatto, Stefano Baglioni, Nicola Di Sario, Marco Colombo, Valter Binotto (vincitore categoria Piante e funghi) e Stefano Unterhiner. Altre informazioni qui.

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MOSTRA, ROMA, FINO AL 30 APRILE 2017

La civetta, enigmatico volatile notturno a cui si attribuiscono poteri magici, è la protagonista di una mostra ospitata dai Musei di Villa Torlonia, proprio nella Casina delle Civette, fino al 30 aprile. Tre civette sul comò. CivettArte, spiega nella splendida costruzione liberty, 67 opere realizzate per l’occasione, da altrettanti artisti provenienti, oltre che dall’Italia, da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Iraq, Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Spagna. Sono in mostra non solo dipinti e sculture, ma anche ventagli, aquiloni, gioielli, ricami, libri, video, abiti, cappelli, burattini, che intessono un dialogo continuo con gli elementi decorativi dell’edificio che ospita il Museo della vetrata Liberty e che deve il suo nome a quelle di Duilio Cambellotti dedicate alle civette. Attraverso le tecniche e i materiali più vari (vetrata, macramè, mosaico, video, cartapesta, affresco, bronzo, tessitura, legno, gesso, bronzo, olio su tela) gli artisti offrono la loro interpretazione del tema della civetta con uno sguardo ironico, incantato, surreale. Il titolo della mostra nasce sulla suggestione della filastrocca “Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò”, è curata da Stefania Severi e Maria Grazia Massafra. Dall’11 marzo, Giornata Europea della Civetta, Villa Torlonia ospita fino ad aprile, eventi, corsi, concerti e visite a Civettarte.

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MOSTRA DINOSAURI, NAPOLI, FINO AL 5 NOVEMBRE 2017

Passeggiare nella riserva Wwf degli Astroni adesso è come fare un salto nel passato. Un salto nella preistoria. Fino al 5 novembre, agli Astroni arrivano i dinosauri della mostra ‘Dinosauri in Carne e Ossa’. La mostra evento a tema preistorico sbarca così a Napoli in una veste molto suggestiva e unica. L’esposizione si sviluppa su un percorso di oltre sei chilometri, lungo circa un paio d’ore, circondati dalla natura incontaminata e dai suggestivi interni della Torre Borbonica. Camminando si incontrano ricostruzioni di dinosauri a grandezza naturale di una quarantina di animali estinti tra cui dinosauri iconici come il temibile T-rex e il gigantesco Diplodoco. Mascotte della mostra è ‘Ciro’, cucciolo di dinosauro campano. “Con questa edizione napoletana della mostra – ha spiegato – Simone Maganuco, paleontologo e tra i curatori della mostra – abbiamo scelto di focalizzarci sul tema dell’estinzione, proponendolo nell’itinerario di visita, nell’attività didattica e negli eventi”. L’obiettivo dell’allestimento scelto è “coinvolgere i visitatori con un intrattenimento di qualità, appassionandoli alla scienza, alla paleontologia e alla storia della vita in tutte le sue forme”. La mostra è realizzata da GeoModel con la collaborazione di WWF Oasi ed è promossa dall’associazione Paleontologica A.P.P.I. Oltre ad ammirare le riproduzioni di dinosauri, sarà possibile scoprire perché si sono estinti, comprendere la dinamica evolutiva adattamento/estinzione e la necessità di tenerne conto anche oggi nell’approccio dell’uomo verso la natura. “Una mostra di tale portata non può che avere obiettivi ambiziosi – ha concluso – Antonio Canu, presidente di WWF Oasi – tra cui il contatto dei bambini con l’Oasi WWF Cratere degli Astroni, un vero e proprio gioiello naturale a due passi dal centro città. Sarà l’occasione per molti di loro per scoprire una realtà nuova di cui Napoli può vantarsi”. La mostra è aperta il venerdì pomeriggio dalle 14 alle 18,30; il sabato, domenica e festivi dalle 9,30 alle 18.30.