E’ morto il poeta russo Evgheni Evtushenko, 84 anni. Era nato a Zima nel 1933, è deceduto in un ospedale negli Stati Uniti per un arresto cardiaco. Secondo l’agenzia russa Tass, il letterato era ricoverato nella città di Tulsa, in Oklahoma, dal 12 marzo, e ha espresso il desiderio di essere sepolto a Peredelkino, il “villaggio degli scrittori” vicino Mosca. Oltre che come poeta, Evtushenko – molto apprezzato negli anni ’60 e ’70 e candidato al Nobel nel 1963 – era noto anche come romanziere e drammaturgo. Per saperne di più, qui l’articolo del Sole 24 Ore. Ripropongo la sua poesia del 1958 “Al mio cane”, letta nel video sotto da Sergio Carlacchiani.
“Al mio cane”
Ficcando il naso nero nel vetro,
il cane aspetta, aspetta sempre qualcuno.
Infilo la mano nel suo pelo,
io pure aspetto qualcuno.
Ricordi, cane, c’è stato un tempo
quando una donna abitava qui.
E chi era essa per me?
Forse una sorella, una moglie forse,
e forse, talvolta, sembrava una figlia
a cui dovevo il mio aiuto.
Essa è lontana… Ti sei fatto zitto.
Più non ci saranno altre donne qui.
Mio bravo cane, sei bravo in tutto,
ma che peccato che tu non possa bere!
(“Al mio cane”, di Evgheni Evtushenko, 1958)