Il Piano Lupo verso il rinvio: Galletti incontrerà i governatori prima di decidere

AGGIORNAMENTI DEL 23 FEBBRAIO 2017

+++

ORE 21.30 – ALLEVATORI E SINDACI A FAVORE DEL PIANO LUPO

Non tutti sono contro Galletti. Erano circa 300 tra allevatori e sindaci a manifestare a sostegno del Piano la conservazione del lupo, questa mattina in piazza della Repubblica a Roma, in attesa dell’incontro fra il ministro dell’Ambiente e i presidenti delle Regioni e che ha portato a non includere la questione nella Conferenza Stato-Regioni di oggi. Guidati dal presidente della Provincia e primo cittadino di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli, hanno partecipato al sit-in allevatori e sindaci provenienti anche da Abruzzo Puglia Lazio e Toscana a difesa della pastorizia e anche convinti che i lupi vadano tutelati. Per la Cia Toscana “il primo problema è salvaguardarne la biodiversità e la purezza, a partire proprio dalla razza” poi vanno sostenuti tutti gli interventi per regolare il numero degli ibridi e dei cani inselvatichiti. La Cia Toscana, in particolare, sostiene il Piano spiegando che “c’è il rischio che venga accantonato a vantaggio delle lobby animaliste e a discapito di economia, ambiente e territorio toscano”.

+++

ORE 20.50 – LE ASSOCIAZIONI: INTERVENGA GENTILONI

Le associazioni animaliste Lav, Enpa, Lipu, Lac, Lndc, Animalisti italiani e Leidaa “ribadiscono con fermezza la loro posizione contraria ad ogni ipotesi di abbattimento” dei lupi e apprezzano “molto il tempestivo interessamento del Presidente Gentiloni al quale chiediamo massimo rigore per arrivare al più presto ad una soluzione che salvi i lupi”. Ringraziando le migliaia di persone che da mesi condividono l’appello #CACCIAUNNO”, osservano che “questa mobilitazione collettiva non può che essere un chiaro invito per i presidenti delle Regioni a fare il bene dei lupi”. Anche il Wwf “chiede la rapida approvazione del Piano di Conservazione e Gestione del Lupo, stralciando il capitolo relativo alle deroghe alle norme di tutela, senza ulteriori rinvii” e che il Piano stesso “dia priorità agli interventi per la prevenzione e un equo risarcimento dei danni subiti dagli allevatori, per la lotta al bracconaggio, per il contrasto del randagismo canino e dell’ibridazione cane-lupo ed alla ricerca scientifica per determinare lo stato di conservazione della specie nel nostro paese e la reale incidenza dei danni alla zootecnia”.
+++

ORE 19.30 – M5S: PIANO LUPO BOCCIATO DA TUTTI, GALLETTI SI RASSEGNI

“Il Piano Lupo è stato già bocciato da tutti per la norma sugli abbattimenti, non solo da cittadini e associazioni, ma delle stesse Regioni, come confermato da Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni al termine della Stato-Regioni di oggi, dove il M5S è stato l’unica forza politica presente con una propria delegazione per monitorare i lavori e assicurarsi che il Piano Lupo non venisse infilato all’ultimo secondo, sebbene non previsto dall’ordine del giorno. Il Ministro dell’Ambiente, Galletti, ne prenda atto ed elimini dal Piano Lupo il punto sulle uccisioni”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati del M5S Mirko Busto, Paolo Bernini e Simone Valente a margine della Conferenza Stato Regioni.

+++

ORE 19.00 – BONACCINI: DALLE REGIONI NO AGLI ABBATTIMENTI DEI LUPI

Tra le Regioni sta prevalendo “in larghissima parte il no all’abbattimento”: lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini al termine della Stato-Regioni di oggi. Nel frattempo su questo tema proseguono gli incontri tra le Regioni e il ministero dell’Ambiente: “la prossima settimana una delegazione di governatori incontrerà il ministro Galletti”, ha infatti annunciato Bonaccini.

+++

AGGIORNAMENTO DELLE 13.00 DEL 22 FEBBRAIO 2017 – IL RINVIO E’ UFFICIALE, DOMANI NIENTE VOTO

Ora è ufficiale: il Piano Lupo non sarà votato domani (giovedì 23 febbraio) alla Conferenza Stato-Regioni a Roma, come era previsto. Lo si apprende da fonti del ministero dell’Ambiente. Non è ancora stata fissata la data dell’incontro (annunciato ieri) fra il ministro Gian Luca Galletti e i presidenti delle Regioni per discutere del Piano, in particolare della misura più controversa, l’abbattimento controllato dei lupi. E’ presumibile che il rinvio del voto finale di domani sia stato deciso in vista di questo confronto. La Conferenza Stato-Regioni inizialmente doveva approvare il Piano Lupo alla seduta del 2 febbraio. Il voto era stato rinviato al 23 a seguito delle proteste contro gli abbattimenti, per un riesame della questione chiesto da diverse  Regioni.

+++

POST ORIGINALE DEL 21 FEBBRAIO 2017

Potrebbe slittare ancora il voto finale sul Piano Lupo, previsto alla Conferenza Stato Regioni dopodomani, giovedì 23 febbraio. Il Piano, già rinviato lo scorso 2 febbraio, non figura nell’ordine del giorno della Conferenza. E proprio oggi, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, si è detto disponibile a incontrare i presidenti delle Regioni, per trattare ancora sul documento finale. L’incontro, fanno sapere al Ministero, non è ancora stato fissato. Ed è probabile che nessuna decisione venga presa prima di questo confronto. Oggetto del contendere sono sempre gli abbattimenti controllati dei lupi, previsti dal Piano del Ministero in casi estremi e avversati dagli ambientalisti e da metà delle Regioni. Per l’Ente nazionale protezione animali ci sarebbe una “nuova versione “ancora più letale” del Piano Lupo, che prevederebbe di ucciderli per fantomatici motivi ‘scientifici’ e pure a fucilate nei parchi”. L’Enpa parla di “caccia selvaggia” e propone un “mail bombing” di protesta verso il Ministero. Galletti ha risposto all’Enpa che il Piano prevede solo abbattimenti in casi di emergenza, per epidemie, particolare aggressività verso gli uomini o ricerca scientifica. Il Movimento 5 Stelle ha tenuto oggi una conferenza stampa alla Camera per spiegare il suo no alla caccia al lupo. “Non è stato fatto nulla per ridurre le tensioni con gli allevatori, con recinti per il bestiame e cani pastore, e per compensare i danni – ha detto il deputato Mirko Busto -. Non sappiamo neanche l’esatto numero dei lupi, abbiamo solo stime. E oggi, perché non si è riusciti a fare niente, si vuole sparare ai lupi. Questo ministro deve dimettersi per palese incapacità”. Per il deputato Vittorio Ferraresi, “nell’ultima versione il Piano è stato peggiorato ulteriormente. E’ stato tolto il tetto massimo ai prelievi del 5% della popolazione complessiva. Non c’è un monitoraggio serio su quanti sono i lupi, non si indica chi eseguirà gli abbattimenti in deroga, non esiste il vincolo dell’assenza di bracconaggio per permettere gli abbattimenti. E poi, che risorse si mettono?”. In mezzo a queste polemiche, il ministro Galletti ha scritto oggi al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, per dare la sua disponibilità a un incontro con i governatori, per trattare ancora sul Piano. Undici Regioni non sono d’accordo con gli abbattimenti. La data dell’incontro non è ancora stata fissata. Ma intanto, nell’ordine del giorno della Stato-Regioni di giovedì, il lupo non c’è. Ed è probabile che la decisione finale slitti ancora. (Ansa)

  • marilena |

    E’ assurdo che il governo non voglia trovare altre soluzioni! Ma vergognatevi

  • marilena |

    E’ assurdo che il governo non voglia trovare altre soluzioni! Ma vergognatevi

  • Gianna iafolla sbragia |

    Io sto dalla parte del LUPO e di tutti gli animali selvatici e domestici.

  • Gianna iafolla sbragia |

    Io sto dalla parte del LUPO e di tutti gli animali selvatici e domestici.

  • Giusy |

    Purtroppo il PD è un partito che odia gli animali. Dall’uccisiobe mascherata da sedazione, agli abbattimenti incontrollati di nutrie e cinghiali, ora anche il lupo e la richiesta di cambiamenti della legge 281 con i quali si consentiranno le uccisioni di cani randagi e chissà quanto altro ancora nascosto nel piano lupo. Oltre ai numerosi favori fatti ai cacciatori, l’aumento dello stanziamento di fondi pubblici ai circhi (portato da circa 4,5 milioni a quasi 5 milioni di euro) quando in parlamento giace una legge che chiede di sovvenzionare soltanto i circhi che non usano animali per consentire una loro riconversione. Il PD spera nei voti di cacciatori, allevatori e di chi come loro odia gli animali. Ma in questo connette un errore madornale perché si rivela non al passo con i tempi, non prendendo in considerazione l’aumento della sensibilità generale verso gli animali. Da più parti si chiede a gran voce l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali e loro continuano a fare orecchie da mercante. Colui che doveva rottamare una classe politica inadeguata si è rivelato il peggiore disconoscendo i diritti dei più deboli siano essi umani i non umani. Se amate gli animali e siete sensibili verso il prossimo non votate più PD.

  Post Precedente
Post Successivo