AGGIORNAMENTO DEL 26 GENNAIO 2017
Non ce l’ha fatta Neve, l’ultimo cane pastore abruzzese dell’hotel Rigopiano che mancava all’appello. La cagna adulta, che in passato aveva figliato con Lupo, è stata estratta senza vita dalla macerie dell’albergo di Farindola, nel pescarese. Sono invece scampati alla slavina che ha travolto l’hotel tre cuccioli e i genitori Nuvola e Lupo, attualmente in custodia presso una famiglia di amici dei proprietari a Pescara. (nelle foto sotto, da fb, Neve. Sotto ancora, Neve, Lupo e Nuvola in autunno e in inverno)
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POST ORIGINALE
Sono stati ritrovati vivi i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo: i Carabinieri Forestali li hanno scovati in buono stato tra le macerie dell’hotel Rigopiano. I genitori si erano salvati dal crollo ed erano scesi più a valle nei giorni scorsi, subito riconosciuti da una dipendente dell’albergo che aveva postato la foto su fb (ultima foto sotto). Sono stati portati al centro operativo dei soccorsi a Penne per essere rifocillati e stanno complessivamente bene. “Un piccolo raggio di sole” nella sciagura che vede finora 6 morti accertati e 23 persone disperse, ha commentato un agente carabiniere forestale. Sono stati i vigili del fuoco a estrarre vivi i tre cagnolini, dal caratteristico manto bianco. Un ritrovamento che sorprende e colpisce l’immaginario, anche perché forse accenderà in qualcuno nuove speranze di trovare vivi almeno alcuni dei dispersi ancora sotterrati. Particolare rilevante, a indicare ai vvff dove si trovavano i tre cagnolini – il locale caldaie, un’indicazione che in realtà era già emersa nei giorni scorsi – sono stati Giampiero Parete e Fabio Salzetta, cuoco e factotum dell’hotel, che si erano salvati sfuggendo alla valanga. “Erano nel locale caldaia”, ha detto una forestale, “abbiamo seguito le indicazioni su dove trovarli. Le abbiamo passate ai vigili del fuoco, loro hanno fatto un buco nel muro in quel punto e li hanno tirati fuori”. Dopo la visita veterinaria, i cuccioli si riuniranno ai loro genitori, Lupo e Nuvola, che sono ospiti a Pescara da amici di famiglia. I tre piccoli, nati il 4 dicembre, sono riusciti a sopravvivere probabilmente mangiando la neve e “grazie alla tempra e alla resistenza al freddo tipiche della razza maremmana abruzzese”, ha detto Marco Melosi, presidente dei medici veterinari italiani dell’Anmvi, felice del ritrovamento. (nelle foto Ansa i tre cuccioli)