C’è chi lo insulta, chi lo ricorda come un ottimo veterinario, chi intravede nella sua morte le trame del destino. Fa discutere sul web la morte di Luciano Ponzetto, il veterinario cacciatore torinese caduto ieri in un dirupo mentre inseguiva una preda e diventato famoso, lo scorso anno, per alcune foto che lo ritraevano accanto a un leone ucciso durante un safari. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe. “Un killer in meno”, “giustizia è fatta”, “Dio c’è”, “non riesco a dispiacermi” sono alcuni dei commenti che accompagnano sui social – anche sull’account twitter @24zampe – le notizie della morte di Ponzetto, 55 anni di Orio Canavese, che ieri è scivolato sul terreno innevato precipitando oltre un salto di roccia a quota duemila metri in località Piano della Marmotta, in Val Soana. La sua passione per la caccia gli aveva procurato non pochi guai, compreso l’allontanamento dalla direzione sanitaria del canile di Caluso. L’Enpa ne aveva chiesto anche la radiazione dall’albo. “La professione di veterinario non è incompatibile con attività di caccia o safari” si era difeso il veterinario-cacciatore. Tanti i suoi clienti che lo hanno difeso e che anche oggi ne ricordano le doti umane e professionali. “Grazie per aver curato tutti i miei animaletti, con amore e rara umanità”, scrive qualcuno mentre “Vergognatevi, è morta una persona, un essere umano prima di tutto” è un altro dei commenti postati sui social. Che condivido.