AGGIORNAMENTO DEL 26 NOVEMBRE 2016 IN CODA – ABBATTUTE 190MILA ANATRE IN OLANDA
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AGGIORNAMENTO DELLE 21.00 IN CODA – ABBATTUTI 200MILA POLLI IN SVEZIA
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AGGIORNAMENTO DELLE 10.30 IN CODA – CHIUDE ZOO PER EMERGENZA AVIARIA
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POST ORIGINALE
Un piccolo “giorno del ringraziamento” anche in Europa, almeno se osservato dal punto di vista del tacchino. Sono stati 16mila, in Germania, i pennuti soppressi ieri per un focolaio di aviaria. Ma le autorità del nord della paese hanno ordinato la soppressione anche di 92mila polli, dopo aver rilevato l’emergenza sanitaria. Il focolaio del virus del ceppo H5N8 ha colpito tre allevamenti di polli nella bassa Sassonia. Tale ceppo può facilmente diffondersi tra gli uccelli, ma non infetta l’uomo. Il virus è stato rilevato in uccelli selvatici in 12 dei 16 stati tedeschi quest’anno, ed in allevamenti di pollame di almeno quattro stati. Il virus è stato anche rilevato in altri Paesi come Danimarca, Austria e Svizzera. A tremare è soprattutto la confinante Francia, principale produttore di pollame d’Europa. Ne abbiamo parlato qui su 24zampe nei giorni scorsi. Inoltre, Oltralpe il rischio riguarda anche le zone umide, nelle quali gli uccelli migratori fanno tappa durante il trasferimento e in cui si concentra la fauna selvatica. Sono state poste limitazioni anche alla caccia e alle attività che prevedono un contatto con volatili. (nella foto EPA/INA FASSBENDER, analisi su un’anatra sospetta di influenza aviaria nell’ufficio investigativo veterinario a Krefeld, Germania)
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AGGIORNAMENTO DELLE 10.30 – CHIUDE ZOO PER EMERGENZA AVIARIA
Lo zoo di Ueckermuende, nella Germania nord-orientale vicino al confine con la Polonia, è stato temporaneamente chiuso dopo la morte di un emù a causa dell’influenza aviaria. Lo riporta la Dpa. Secondo quanto riferito dalla direttrice dello zoo, l’emù è morto per il virus H5N8, che si diffonde fra gli animali ma, a quanto finora è noto, non fra gli uomini. La misura precauzionale è stata presa per salvaguardare le altre specie aviarie presenti nello zoo. Il virus H5N8 è stato rintracciato quest’anno in volatili selvaggi in 12 Laender della Germania e in aziende avicole di 4 regioni. (Ansa)
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AGGIORNAMENTO DELLE 21.00 – IN SVEZIA ABBATTUTI 200MILA POLLI
La Svezia ha annunciato di aver abbattuto 200mila polli in un’azienda agricola dove sono stati riscontrati contagi da influenza aviaria, a seguito di nuovi focolai del virus in Europa. Tracce della variante H5N8 del virus sono state riscontrate nell’azienda Aniagra a Morap, nel sudovest della Svezia. La scoperta è avvenuta dopo che è stata accertato il contagio da influenza aviaria tra alcune anatre in un’azienda nella vicina Danimarca, nella regione di Copenaghen. “Tutti i 200mila volatili dell’azienda saranno abbattuti per prevenire l’espansione del virus”, ha indicato il dipartimento dell’agricoltura di Svezia, che ha aggiunto che 37mila uccelli erano stati già uccisi giovedì.
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AGGIORNAMENTO DEL 26 NOVEMBRE 2016 – ABBATTUTE 190MILA ANATRE IN OLANDA
Anche in Olanda è emergenza influenza aviaria. Oggi in sei allevamenti sono stati soppresse 190mila anatre per un focolaio di “bird flu”, il primi a colpire in terra d’Olanda anche se l’epidemia impazza in buona parte d’Europa. In settimana sono stati, infatti, segnalati focolai in Danimarca, Svezia, Germania e Finlandia. Le anatre abbattute appartenevano ad allevamenti di Biddinghuizen, una località a circa 70 chilometri a est di Amsterdam. L’Olanda, secondo paese esportatore al mondo di prodotti agricoli, ha più di 100 milioni tra polli, maiali, mucche e pecore “ospiti” negli allevamenti intensivi. Questo lo rende particolarmente vulnerabile alle epidemie: dal 1997 ad oggi sono stati uccisi qui circa 40 milioni di animali per fronteggiare emergenze sanitarie tra cui l’influenza suina, la mucca pazza e l’afta epizootica.