AGGIORNAMENTO DEL 13 DICEMBRE 2016 – MOSCA RIFIUTA IL MASCHIO DI AKITA
“Mi hanno detto che vorreste vedere Yume, ecco, prego. E’ in ottima forma”. Vladimir Putin ha iniziato così l’intervista alla tv giapponese Nippon al Cremlino: mostrando il cane di razza Akita regalatogli nel 2012 dal capo della prefettura giapponese di Akita in segno di gratitudine per gli aiuti russi dopo il terremoto e lo tsunami del 2011. Yume, che in giapponese significa “sogno”, è una femmina, e in vista della prossima visita di Putin in Giappone (in programma il 15-16 dicembre), Tokyo voleva regalare al presidente russo un altro cane Akita, un maschio questa volta, ma un funzionario giapponese la settimana scorsa ha fatto sapere che Mosca ha rifiutato.
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La speranza è che la diplomazia a quattro zampe funzioni meglio di quella bipede. Quando andrà, il prossimo mese, in Giappone per una visita delicata, il presidente russo Vladimir Putin riceverà in regalo, ancora una volta, un cane, come accaduto già nel 2012. Lo spiega oggi il sito di notizie Iza. Il regalo verrà fatto dal presidente dell’Associazione per la tutela dei cani di razza Akita. Già nel 2012, in occasione della sua visita, Putin aveva ricevuto dal governatore della prefettura di Akita (nella foto sopra), in ringraziamento per l’aiuto fornito da Mosca in occasione del grande terremoto del Giappone orientale di un anno prima, un esemplare femmina della stessa razza, di nome Yume (che significa “Sogno”). Questa volta gli verrà offerto un maschio. “Yume ha raggiunto ormai l’età in cui può figliare. Per questo motivo vogliamo fare questo regalo, in modo che non si perda l’occasione”, ha spiegato Takashi Endo, presidente dell’Associazione tutela cani razza Akita. Putin ama i cani e, a quanto si sa, Yume è nella tenuta presidenziale, apprezzata dal presidente russo. Per quanto riguarda la diplomazia a quattro zampe, anche la Cina la utilizza: attraverso il prestito dei panda giganti. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe.