Ammonta alla cifra colossale di circa 23 miliardi di dollari all’anno il bottino spartito da trafficanti e funzionari governativi corrotti coinvolti fra Africa e Asia nel business condotto sulla pelle di animali teoricamente protetti: fra cui elefanti, rinoceronti e tigri. Lo rivela un’inchiesta realizzata dal britannico Guardian e dagli investigatori di Freeland, un’ong ambientalista, secondo cui il giro d’affari coinvolge gruppi criminali, ma anche funzionari pubblici “del più alto livello” di vari Paesi asiatici. Si parla della mutilazione o uccisione di “decine di migliaia di esemplari di specie a rischio”, presi di mira per il prelievo di zanne, pelli o altre parti del corpo destinate fra l’altro al mercato della medicina tradizionale asiatica. I Paesi più marchiati sono da un lato il Kenya e il Sudafrica, dall’altro la Cina, ma pure Thailandia, Vietnam e Laos. Fra i trafficanti già noti spicca il boss laotiano Vixay Keosavang, detto il ‘Pablo Escobar’ del settore. Ma l’inchiesta svela come figure emergenti anche gli ormai ricchissimi fratelli vietnamiti Bach. (Ansa, nella foto Afp/Carl De Souza, un sequestro di avorio illegale in Kenya)
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.