Prima domenica di caccia: animalisti armati di spray urticante contro le “doppiette”

I carabinieri hanno aperto una indagine per una presunta aggressione contro alcuni cacciatori da parte di un gruppo di animalisti che avrebbero spruzzato dello spray urticante contro il viso di due “doppiette” al culmine di una discussione avvenuta nelle campagne di Creto, nel genovese. Due cacciatori si sono fatti medicare al pronto soccorso dell’ospedale San Martino dove gli sono state diagnosticate lesioni lievi. Ma oltre alle lesioni, i responsabili potrebbero essere multati per “sabotaggio all’esercizio venatorio”, sanzione appena introdotta in Liguria. Il gruppo di una quindicina di animalisti provenienti dalla provincia di Parma e da Genova, hanno riferito i carabinieri della stazione di Ronco Scrivia, intervenuti sul posto, avrebbe organizzato una azione di disturbo attraverso una pagina Facebook. Dall’altra parte una decina di cacciatori che durante l’azione di disturbo hanno anche perduto un cane da caccia, poi ritrovato nell’auto di un animalista, che ha detto di averlo preso perché vagava pericolosamente per la strada. L’animale è stato restituito al proprietario dopo che un veterinario della Asl lo ha identificato attraverso un microchip. Sul posto oltre ai carabinieri anche gli agenti della polizia metropolitana: alcuni attivisti anticaccia ora rischiano una denuncia per lesioni per lo spray utilizzato contro i due cacciatori. Per loro, inoltre, potrebbe scattare la sanzione per “sabotaggio all’esercizio venatorio”. Con una modifica apportata alla legge regionale sulla caccia, martedì il Consiglio regionale ligure ha introdotto la sanzione da 100 a 400 euro per “chiunque volontariamente compia azioni di sabotaggio all’esercizio venatorio, cagionando intenzionalmente l’interruzione della caccia o turbando il regolare svolgimento dell’attività venatoria”. La norma, che già esisteva ma che è stata riscritta per colpire con maggior precisione comportamenti intenzionali, ha avuto il voto positivo della maggioranza e di quattro consiglieri del Partito Democratico e il parere negativo di Rete a Sinistra e Movimento 5 Stelle. La prima giornata di caccia, dunque, produce una vittima su tutte: il buonsenso.