AGGORNAMENTO DELLE 23.10 – MELONI: INDECENTE SPECULARE SU CANI
«Anche grazie ad un esposto di Fratelli d’Italia l’Autorità Nazionale Anticorruzione ci ha raccontato un’altra bruttissima storia di affidamenti diretti, di sprechi, di pseudo associazioni di volontariato e di cooperative rosse che sono arrivate persino a speculare sulla pelle dei cani abbandonati». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «È indecente che per la gestione dei canili comunali siano stati buttati per anni dalla finestra milioni e milioni di euro, senza avere in cambio servizi e trasparenza – aggiunge – In questo settore serve cambiare tutto: voglio bandi pubblici per ridurre i costi e voglio lanciare una grande campagna di adozioni insieme a chi fa davvero volontariato per svuotare i canili e dare una nuova casa a quegli animali che ora non ce l’hanno». (Kronos)
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POST ORIGINALE
Per quasi 15 anni, dal 2001 ad oggi, “in violazione dei principi di libera concorrenza” il Comune di Roma ha prorogato l’affidamento del servizio canili a pochi soggetti e in particolare all’Avcpp, con “sistematico improprio ricorso all’affidamento diretto” senza gare. E’ quanto emerge da un’istruttoria dell’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione presieduta da Raffaele Cantone, recapitata a Roma Capitale, al commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, al Dipartimento Tutela ambientale, alla senatrice Loredana De Petris e al consigliere regionale Fabrizio Santori, che sul caso aveva presentato degli esposti. Dei canili di Roma abbiamo scritto spesso su 24zampe, riportando le posizioni di tutti i protagonisti, favorevoli e contrari alle gestioni Avcpp. Qui, qui, qui e qui i momenti più significativi ma con una ricerca nel motore di 24zampe si può accedere a tutti i contenuti sulla vicenda.
IN TRE ANNI 12,3 MILIONI DI EURO
L’istruttoria dell’Anac fa i conti: quasi 13 euro (esattamente 12,80) al giorno per cane corrisposti alla Avcpp dal 2014, contro una cifra di 3,50-4,50 euro indicata dal Ministero della Salute per una buona gestione dei canili. Anche nell’ultima procedura di gara, non andata a buon fine, del luglio 2015, la cifra individuata era di 4,30 euro, per cui la discrepanza rispetto ai 12,80 appare incomprensibile, rileva l’istruttoria, e contraria ai principi di economicità. Applicando tali tariffe, infatti, il Dipartimento tutela ambientale dell’amministrazione capitolina ha corrisposto ad Avcpp 3,8 milioni di euro nel 2013, 4 milioni nel 2014 e 3,7 nel 2015; mentre l’altra associazione a cui è stato dato in gestione il servizio, Impronta Onlus, ha ricevuto 267mila euro nel 2013, 316mila l’anno successivo e 252 mila lo scorso anno. Quindi, complessivamente, alle due associazioni sono andati oltre 4 milioni il primo anno, 4,3 il secondo e circa 4 milioni di euro il terzo, per un totale di 12,3 di milioni nel triennio.
IL CANILE DI PONTE MARCONI
Sul canile romano di Ponte Marconi, che ospita una 47 cani, la situazione è ancora irrisolta e benché per l’affidamento del servizio in questo caso ci sia stata una gara aggiudicata il 28 settembre 2015 a un nuovo soggetto, la Mapia Srl, di fatto una serie di circostanze, non ultima i tafferugli e gli scontri avvenuti il 30 settembre scorso, giorno fissato per la consegna, la consegna non è avvenuta: di fatto il canile continua ad essere gestito da Impronta Onlus, sebbene la convenzione sia scaduta. E’ quanto emerge dalle relazione Anac. (Foto Ansa/Massimo Percossi)