Canili di Roma, Tronca dà garanzie su Muratella e ex Cinodromo: “Nessun altro blitz”

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AGGIORNAMENTO DEL 10 MARZO 2016 – MASCIA (VERDI): DA TRONCA GARANZIE SU CANILI ROMA
«Oggi abbiamo incontrato in Campidoglio il Commissario Straordinario Tronca per esporre le nostre preoccupazione rispetto alle paventate privatizzazioni». Lo dicono in una nota il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia e il membro dell’Esecutivo nazionale Angelo Bonelli. «Sul fronte della situazione dei canili municipali abbiamo chiesto ed ottenuto la garanzia che nessun blitz come quello dell’ex Poverello a Vitinia sarà messo in atto nei confronti delle due strutture pubbliche di Muratella e dell’ex Cinodromo – proseguono – Il commissario Tronca ci ha assicurato che si manterrà lo status quo per i cani e i gatti presenti e per tutti i lavoratori fino all’esito del bando europeo previsto a maggio”.
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AGGIORNAMENTO DELLE 19.31 – BRAMBILLA A TRONCA: SU CANILI GARANZIE PER SALUTE ANIMALI E ADOZIONI

«Non si tratta di oggetti o di beni inanimati, ma di esseri senzienti che rischiano di essere abbandonati due volte: la prima da proprietari incoscienti o in malafede, la seconda dalle istituzioni che dovrebbero proteggerli». Così Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, in una lettera indirizzata al commissario prefettizio del Comune di Roma, Prefetto Francesco Paolo Tronca, per chiedere informazioni sulla sorte degli animali ospitati nei canili della Capitale, in subbuglio da quando sono scadute le vecchie convenzioni. In particolare, riferendosi al recente trasferimento dei cani della struttura ex Poverello di Vitinia, l’ex ministro chiede di sapere «se analoghi provvedimenti, inevitabilmente traumatici per gli animali, sono allo studio per gli ospiti dell’ex Cinodromo e della Muratella e in base a quali criteri è stata individuata la struttura privata convenzionata dove ricoverare i cani dell’ex Poverello, quali misure l’amministrazione commissariale ha adottato o intende adottare per garantire la salute e il benessere degli animali, molti dei quali vecchi e malati, fino all’espletamento del bando europeo e se, nell’assetto definitivo del sistema, si terrà conto della professionalità e dell’esperienza dei dipendenti e dei volontari che hanno finora accudito gli ospiti dei canili ed hanno sviluppato con loro un legame affettivo, prezioso per gli stessi animali». «Grazie all’impegno di queste persone – continua Brambilla nella lettera indirizzata a Tronca – i canili comunali di Roma hanno ottenuto la fiducia dei cittadini e raggiunto il punto di pareggio tra ingressi ed uscite, in adozione o in ricongiungimento con le famiglie che hanno smarrito i loro amici a quattro zampe. C’è invece il rischio che le strutture private – conclude l’ex ministro – dove i cani potrebbero restare non si sa bene per quanto tempo, non siano in grado di garantire l’essenziale funzione sociale dei canili come luogo d’incontro della domanda e dell’offerta di compagnia e di affetto». (Kronos)
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AGGIORNAMENTO DELLE 21.10 – MASCIA (VERDI): CHIESTO A TRONCA INCONTRO URGENTE SU CANILI
«Abbiamo chiesto al commissario Tronca un incontro urgente sui canili comunali ma, nonostante le sollecitazioni, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta». Lo dichiara il candidato dei Verdi alle primarie per il Campidoglio Gianfranco Mascia che oggi ha incontrato il presidente dell’associazione Avcpp che gestisce il canile della Muratella e che, fino a ieri gestiva il canile Rifugio Vitinia Ex Poverello. «In gioco ci sono il futuro di 100 famiglie (tanti sono i posti di lavoro a rischio) e degli oltre 650 cani e 50 gatti. Ci piacerebbe che il commissario Tronca rispondesse a qualche domanda sulla questione – spiega il candidato ecologista -. Ci piacerebbe che il prefetto venuto da Milano ci raccontasse quali sono i criteri per cui sono state scelte le strutture private. Ci piacerebbe che ci spiegasse perché, emergenza per emergenza e soluzione temporanea per situazione temporanea non sia stato possibile evitare la deportazione degli animali, lasciandoli nelle strutture comunali dove venivano accuditi in attesa di una adozione». «Siamo fiduciosi che la nostra richiesta di incontro sarà presto esaudita – conclude Mascia -. Se ciò non dovesse accadere siamo pronti ad andare noi dal commissario e se serve ad incatenarci al Campidoglio per difendere i diritti dei 100 lavoratori che rischiano il posto e per le condizioni di vita dei nostri amici animali».
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POSTO ORIGINALE DELLE 8.41
“Su indicazione della Asl RmC che aveva evidenziato l’assoluta mancanza delle condizioni minime per l’ospitalità degli animali, si è reso necessario predisporre un piano di trasferimento degli stessi”. Lo precisa il Campidoglio in merito alla ricollocazione dei cani ospitati nel rifugio dell'”ex Poverello” a Vitinia presso la struttura privata di Villa Andreina, poco distante, avvenuta ieri mattina e che ha provocato polemiche, prese di posizione e una manifestazione ieri pomeriggio a Roma”. “Verificata l’effettiva e improcrastinabile esigenza, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ha effettuato una ricognizione della disponibilità di posti presso i canili convenzionati, terminata nei giorni scorsi, e ha curato il trasferimento. Si sottolinea che le operazioni sono state condotte da personale specializzato, nel pieno rispetto e nella tutela del benessere degli animali” spiega la nota. “L’Amministrazione straordinaria garantisce la funzionalità delle altre strutture che continueranno ad operare in regime di proroga fino al prossimo 30 aprile, in attesa del completo espletamento dell’iter previsto dal bando europeo”, conclude il comunicato del Campidoglio.
Nella giornata di ieri i lavoratori dei Canili di Roma dell’Avcpp hanno protestato contro “l’ingente schieramento di forze di polizia, accompagnati da funzionari comunali, che ha sgomberato il canile comunale Poverello. Hanno trasferito i cani in strutture private nonostante le proteste di lavoratori e cittadini accorsi sul luogo”. Uno sgombero “in alcuni momenti anche violento, significativo nell’evidenziare la volontà di Roma Capitale nel voler chiudere le strutture pubbliche cominciando dal canile rifugio di Vitinia, insomma prove generali di chiusura totale”.
Per i lavoratori le ragione dell’amministrazione sono chiare: “volontà di avvantaggiare le strutture private, che non erogano alcun servizio per cittadini e cani ospitati e sono luoghi di detenzione dei cani inaccessibili al pubblico; licenziamento degli operatori che lavorano nel canile; violazione della legge 281\91 che obbliga gli enti pubblici di dotarsi di strutture gestite direttamente e non avvantaggiare speculatori privati”. Sono anche preoccupati, i lavoratori, che “le politiche regressive del comune di Roma hanno gia’ prodotto 17 licenziamenti e il resto dei lavoratori in Cassa Integrazione con pesanti tagli salariali e un orario di lavoro che non permette piu’ di operare e accudire gli animali con dignita’, professionalita’ e rispetto”.
Attestati di solidarietà sono arrivati da Gianluca Peciola di Sel, dalla senatrice di Sinistra ecologia libertà Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto che ha presentato sulla questione un’interrogazione urgente, dal candidato verde alle primarie per il Campidoglio Gianfranco Mascia.