Roma: contro topi e storni in arrivo una task force min. Ambiente, Salute, Ispra, Nas, Ama e Forestale

AGGIORNAMENTO DEL 5 GENNAIO 2016 – ROMA, IN ARRIVO UNA TASK FORCE CONTRO GUANO E TOPI
In arrivo una task force contro l’emergenza guano e la presenza infestante di topi in alcune zone del centro storico di Roma, anche non lontano da San Pietro. Il commissario straordinario della Capitale Francesco Paolo Tronca ha convocato stamane una riunione anche con rappresentanti dei ministeri dell’Ambiente e della Salute: é stato concordato di rafforzare il monitoraggio delle aree di stazionamento degli storni – oltre 4 milioni negli ultimi mesi a Roma – con l’obiettivo di mitigare l’effetto delle deiezioni degli uccelli nelle prossime stagioni. La municipalizzata dei rifiuti Ama dovrà potenziare “il servizio di derattizzazione su obiettivi mirati – ha reso noto il Campidoglio -. Il Ministero della Salute ha dato disponibilità a far collaborare con Ama anche il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas)”. Al tavolo anche l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, la Regione Lazio, il Corpo Forestale dello Stato, il Centro di Referenza per l’Igiene Urbana Veterinaria degli Istituti Zooprofilattici e il Dipartimento per la Tutela Ambientale di Roma Capitale.
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POST ORIGINALE DEL 4 GENNAIO 2016
“Gli storni, uccelli provenienti dal nord Europa, sono attratti dal calore emanato dai lampioni e per questo motivo prediligono gli alberi della città rispetto a quelli di un bosco”. Lo spiega Francesca Manzia, responsabile del Centro Recupero Fauna Selvatica della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) di Roma, dopo le polemiche seguite al blocco del Lungotevere, nella Capitale, in seguito alle operazioni di pulizia del fondo stradale dal guano.A murmuration of migrating starlings is seen in the sky near the southern Israeli city of Beer Sheva December 28, 2015. Picture taken December 28. REUTERS/Amir Cohen“Un’altra città del Lazio in cui si crea questo fenomeno è Latina, ma anche in altri piccoli centri si trovano gli storni”, sottolinea l’esperta, aggiungendo: “Gli uccelli si spostano: dieci anni fa, infatti, non si poteva praticamente camminare in certe vie del quartiere Prati. Da lì sono andati via perchè si è intervenuti con il cosiddetto ‘grido di allarme’ (distress call, ndr), che allontana gli storni dai dormitori che si sono scelti”.
Per Manzia, “occorre quindi intervenire con lo stesso mezzo utilizzato in quei quartieri dove si è riusciti a mandarli via”. Della pratica del distress call abbiamo scritto qui su 24zampe. Per il vicepresidente della commissione Ambiente dell’amministrazione capitolina, Adriano Palozzi (Fi), “è indecente quando sta avvenendo in questi giorni in una Capitale letteralmente dominata dalla furia animale”. Nel clou della visibilità per Roma, tra Giubileo e festività natalizie, infatti, Palozzi si dice preoccupato dal “pericolo guano da una parte e dalla questione topi a Castel Sant’Angelo dall’altra: due situazioni allarmanti dal punto di vista ambientale e igienico-sanitario, che non possono e non devono essere sottovalutate dal prefetto Gabrielli e dal commissario Tronca”.