Agenda animale, gli appuntamenti del weekend del 28-29 novembre 2015

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TEATRO, MOLITERNO (PZ), DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015

“Qualche volta scappano” è il lavoro teatrale con Pino Quartullo – attore, regista, sceneggiatore e doppiatore, sono tanti i suoi ruoli professionali -, Rosita Celentano, al suo esordio in scena, e Attilio Fontana nel lavoro teatrale tratto dalla commedia “Toutoù” di Daniel Besse e Agnes Besse. La storia comincia in una sera come tante altre, in casa di Alessandro (Pino Quartullo) e Marzia (Rosita Celentano, nella foto con i colleghi). qualche_volta_scappanoSposati da oltre vent’anni, professionalmente realizzati e legatissimi al loro cane Toutoù, i due coniugi all’improvviso vedono crollare il loro mondo, le loro certezze. O almeno quelle che credevano tali: Alessandro ha portato fuori per il giretto serale Toutoù, ma – ahimè – rientra a casa senza il cane. Tragedia. Il cane e’ fuggito. Non si è perso come Marzia rimprovera ad Alessandro, non è stato abbandonato come tante, troppe volte, accade. No. Quella del cane è una deliberata dichiarazione di ribellione, perchè un cane ha una sua identità, una sua dignità. E perchè all’improvviso l’amato quadrupede di casa diviene il rivelatore di disagi e compromessi, l’elemento sublimante di carenze affettive, di vuoti opportunamente celati, ed il detonatore di segreti, complice l’arrivo dell’amico Paolo (Attilio Fontana), figura chiave nella vicenda e nella movimentata serata. Commedia molto divertente, ironica, pungente ed intelligente, frutto della penna di due autori francesi contemporanei, “Qualche volta scappano”, nell’adattamento italiano di Quartullo, rivela anche il legame oggi fortissimo, a tratti paradossale, ma diffusissimo, che si instaura con i propri animali domestici. La commedia francese, con le scene di Francesco Ghisu, i costumi Giovanni Ciacci e l’adattamento e la regia dello stesso Quartullo, è originale e divertentissima, e finisce con l’offrire un’occasione di viaggio anche dentro noi stessi. “Adesso che se n’è andato, per parlare di noi senza parlarne, di cosa parleremo?”. Quesito difficile da sciogliere. Dopo l’esordio a Potenza, la tournee prosegue domenica 29 a Moliterno, lunedì 30 a Lavello, il 5 dicembre a Venosa, quindi il 3 gennaio ad Asiago, 7 gennaio a Lamporecchio (Pistoia), 9 gennaio a Matera, 14 gennaio a Palau, il 15 a Tempio e il 16 a San Gavino Monreale.

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MOSTRA INDESIDERABILI, BERGAMO, FINO AL 29 NOVEMBRE 2015

“Gli Indesiderabili” è il tema della mostra della Lav, dedicata agli animali selvatici con i quali e’ possibile convivere, che ha fatto tappa in molte citta’ d’Italia (ne abbiamo parlato qui su 24zampe) e che con Bergamo chiude il suo tour. La mostra, curata da Matteo De Mayda, Fabrizio Urettini e da Elisa Fabris e’ gratuita e visitabile fino a domenica 29 novembre all’Auditorium di Piazza Liberta’. In Italia circa 4 persone su 10 vivono con uno o piu’ animali: si tratta per la maggior parte di cani e gatti, che sono parte integrante di milioni di famiglie, ospitati e accuditi con affetto e con responsabilità. Ma non e’ cosi’ per tutti gli animali: altri infatti, sono maltrattati, allontanati, osteggiati perche’ considerati invasivi, pericolosi, perfino nocivi. La contraddizione e’ che spesso questi animali mal tollerati, sono stati introdotti nell’ambiente proprio da mani umaneà spesso con superficialita’ o per moda, trascurando del tutto le conseguenze per gli animali stessi o per l’ambiente. La mostra “Gli Indesiderabili” vuole proporre un nuovo punto di vista nei confronti delle centinaia di migliaia di animali uccisi ogni anno nel nostro Paese, senza alcuna reale necessita’, spesso per una malsana intolleranza. Se la nutria avesse il musetto di un cucciolo di cane, se il colombo avesse l’eleganza di un pavone, forse il nostro approccio con questi animali sarebbe diverso e molto probabilmente oggi non sarebbero dipinti come “flagelli”. Non esistono animali dannosi, gli animali fanno gli animali e basta. Siamo noi umani che utilizzandoli a nostro esclusivo beneficio, sradicandoli dai loro luoghi di origine e traslocandoli in aree sconosciute, assumiamo comportamenti dannosi.

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MOSTRA SUL LEGAME GATTO-UOMO, VERONA, FINO AL 29 NOVEMBRE 2015
Da divinità nell’antico Egitto a incarnazione del diavolo nel medioevo cristiano, il legame che unisce il genere umano a quello dell’animale domestico più diffuso è tra i più affascinanti. A ripercorrere le tappe di questa storia d’amore è la mostra ‘Il Gatto e l’Uomo’ visitabile fino al 29 novembre al Palazzo della Gran Guardia di Verona. In 20 sezioni tematiche saranno presentate centinaia di testimonianze nei secoli tra dipinti, fotografie, stampe antiche provenienti anche dal Cats Museum di Cattaro (Montenegro), da collezionisti privati, dal Museo Correr e Ire di Venezia. Una sezione della mostra è dedicata al gatto nero che nella storia vive momenti diversi. Adorato sulle navi romane, che lo accoglievano a bordo per ingraziarsi la divinità Diana affinché vegliasse sulla rotta durante la notte, era utilizzato come ricatto sul campo nella battaglia di Pelusio, quando i persiani hanno sconfitto gli egiziani che si sono rifiutati di combattere dopo aver visto dei gatti legati agli scudi nemici. Libri antichi, riviste e stampe, il gatto è diventato un soggetto anche nelle favole come ne ‘Il Gatto con gli stivali’ ma che originariamente parlava di una gatta. Ed è proprio dalla versione seicentesca della fiaba che deriva il modo di dire ‘fare la gatta morta’, quando il protagonista disconosce la sua amica felina che, fingendosi morta, mette alla prova la sua fedeltà. L’adagio però potrebbe riferirsi anche alla fiaba di Esopo ‘il gatto e i topi’, nel quale un famelico gatto intento nella caccia fa credere ai roditori di essere morto. Anche i personaggi famosi della storia non resistono al fascino ambivalente del gatto: dolce e crudele, attraente e pericoloso insieme. Nella mostra decine di esempi di come il gatto sia il protagonista della pubblicità rivolta all’universo femminile. In occasione del centenario della Grande Guerra, due sezioni dedicate a oltre 200 immagini che parlano del gatto nel conflitto come protagonista di messaggi augurali e nella satira, ma anche nel ruolo di mascotte dei reggimenti. Nell’ultimo week end della mostra due incontri tematici dedicati alla selezione del gatto di razza e alla art e pet therapy. Si inizia domani dalle 14.30 con il focus tenuto da Flavia Capra, giudice dell’Associazione nazionale felina italiana, per scoprire i segreti e le peculiarità delle razze, dalle più famose a quelle più rare, dal portamento alla morfologia passando per le caratteristiche comportamentali. Domenica 29 invece, sempre dalle 14.30, si parlerà del ruolo dell’animale domestico più diffuso nella pet e art therapy con gli interventi delle psicologhe Alessandra Chinaglia e Anna Negrini, oltre alla testimonianza dell’artista veronese Luigi Scapini. Gli esperti partiranno dall’evoluzione della pet therapy (e cat-therapy) nei paesi anglosassoni e della successiva diffusione in Italia per poi approfondire le moderne applicazioni nella psicologia clinica dove il gatto diventa un cooterapeuta nel trattamento di disturbi fisici e psichici dell’essere umano. L’incontro si concluderà con la testimonianza di Luigi Scapini, l’artista veronese esperto di art therapy, con la presentazione di alcune opere realizzate da persone con disturbi psichici dove il gatto si fa interprete della loro creatività ed emozioni. Il Gatto e l’Uomo, la prima esposizione del genere in Italia, si conclude domenica 29 novembre.
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MOSTRA FOTOGRAFIA NATURALISTICA, MILANO, FINO AL 23 DICEMBRE 2015

Cento immagini naturalistiche, scelte dai giudici del Wildlife Photographer of the Year 2015 tra le 42mila provenienti da 96 paesi, arrivano a Milano. Lo scatto migliore è quello del fotografo americano Michael ‘Nick’ Nichols, “The last great picture”, ma i fotografi italiani sono ben a fuoco: Bruno D’Amicis riesce a conquistare una delle 21 categorie del concorso e gli scatti di altri sei colleghi arrivano in finale. L’esposizione, visitabile alla Fondazione Matalon fino al 23 dicembre 2015, regala come sempre spettacolari immagini della natura mostrando la bellezza del pianeta in tutte le sue forme, dai paesaggi più remoti e incontaminati, al mondo animale, al regno botanico, che sono in costante evoluzione. Un viaggio affascinante anche al fine della salvaguardia dell’ambiente, da preservare nella sua ricchezza e nella sua straordinaria diversità. Per agevolare la visita alle famiglie, con 2 genitori (o adulti) paganti si ha diritto alla gratuità per 2 bambini (fino a12 anni) da loro accompagnati. Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67 – 20121 Milano, aperto tutti i giorni tranne il lunedì, biglietto intero: € 8,00 | ridotto: € 6,00 (bambini 6 -12 anni, Over 65) | tessera associativa: € 1,00 | gratuito: bambini 0-5 anni, altre informazioni qui.

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DINOSAURI INTERATTIVI, NAPOLI, FINO AL 10 GENNAIO 2016
Viaggio nel tempo fino a 100 milioni di anni fa, quando i dinosauri regnavano sulla Terra. A Napoli, dal oggi al 10 gennaio 2016, l’Albergo dei Poveri si trasforma in una giungla del Mesozoico invasa da enormi creature per la nuova edizione della mostra «Days of the Dinosaur». La prima si tenne nel 2012 e vi parteciparono oltre 85mila visitatori.
La nuova esposizione torna a Palazzo Fuga (piazza Carlo III) con piu’ di 30 esemplari a grandezza naturale, animati con la sofisticata tecnologia animatronica. Giganti progettati e costruiti fedelmente non solo nell’aspetto, ma anche nei movimenti e nei «comportamenti», con il supporto di un team di paleontologi professionisti. Dinosauri che muovono parti del corpo, occhi, lingua e dita delle zampe con un effetto di eccezionale realismo sullo sfondo di scenari mozzafiato. Giochi di luci, suoni spaventosi e allestimenti floreali per offrire ai visitatori – abituati agli interessanti, ma statici fossili dei musei tradizionali – un’esperienza straordinaria. Un giardino giurassico «vivo» per incontrare da vicino creature ormai estinte come il Tyrannosaurus rex, l’animale preistorico piu’ celebre al mondo, mentre attacca mortalmente un Brachiosauro, il cosiddetto «rettile con le braccia». E per osservare il Lambeosaurus, famoso per il buffo «becco d’anatra», o l’Oviraptor, un dinosauro relativamente piccolo, il cui teschio era dotato di un forte becco senza denti, ideale per frantumare uova, o, ancora, il noto Velociraptor, un cacciatore agile con artigli affilati sulle zampe anteriori pronto all’attacco.