La polizia stradale di Udine ha bloccato un traffico di animali salvando 49 cuccioli di cane, stipati in un furgone, dentro scatole di cartone e gabbiette. Gli agenti della polizia stradale hanno fermato, per un controllo, una Fiat Ulisse, mentre percorreva l’A23, nel comune di Malborghetto-Valbruna, proveniente dalla Slovacchia. La polizia stradale ha organizzato servizi mirati lungo l’autostrada e una pattuglia della sottosezione polizia Stradale di Amaro, fermata l’auto, ha trovato, stipati in condizioni precarie, 49 cuccioli di cane di varie razze: pincher, chihuahua, cavalier king, maltesi, volpini, barboncini, pastori tedeschi e bouledogue francesi senza microchip e documenti di accompagnamento (nella foto Ansa, i poliziotti con alcuni dei cuccioli).
“Il traffico illegale di animali e’ uno dei reati che colpisce maggiormente: i cani viaggiano come merce, soprattutto di notte, rinchiusi in scatoloni o borse, nascosti nei bagagliai dove rimangono stipati anche per 10 o 11 ore senza bere o mangiare”, ha sottolineato il comandante provinciale della polizia stradale, Giuseppe Stornello, spiegando che “in questo caso, i cagnolini erano particolarmente sofferenti anche perché l’auto non era idoneo al trasporto di animali, senza adeguata areazione, controllo della temperatura e coibentazione”. Alla guida dell’auto bloccato dalla polizia, un torinese di 60 anni, con precedenti specifici in Toscana, Liguria, Piemonte e Lombardia. L’uomo e’ stato denunciato e l’auto sequestrata. Tutti i cuccioli, di età inferiore ai tre mesi e venti giorni previsti dalla normativa vigente, sono stati affidati al controllo veterinario dell’Ass di Tolmezzo, che ha prestato le prime cure agli animali.
Sul fronte del contrasto al traffico illegale di animali da tempo la polizia stradale di Udine ha avviato dei servizi mirati, in considerazione della posizione territoriale strategica: secondo recenti statistiche – ha spiegato il dirigente della stradale – il traffico illegale di animali rappresenta il secondo mercato nero più redditizio al mondo, dopo quello della droga. Un cucciolo di cane estero vale economicamente fino a 20 volte in meno del suo corrispettivo italiano. Cosi’ un cane di razza nato in un allevamento dell’Est puo’ essere venduto al trafficante a 200 euro e rivenduto in Italia anche a 1.500 euro. Un mercato che, all’avvicinarsi delle feste di fine anno subisce un forte impulso. (Asca)