Altruisti, solidali e professionali. Queste le caratteristiche che hanno fatto conquistare il diploma di Benemerenza, edizione 2015, dell’Istituto Scudi di San Martino, ai 350 cani della Scuola italiana cani salvataggio. Un impegno costante che tutte le estati salva decine di bagnanti, evitando così incidenti in mare e nei laghi. All’Istituto Scudi di San Martino di Firenze nel 1983 non è sfuggito il coraggio degli amici a quattro zampe, visto che punta a incrementare gli atti di solidarietà umana attraverso una premiazione indirizzata a tutti coloro che si sono distinti per impegno, spirito di sacrificio e coraggio a favore dei più deboli, dei bisognosi e delle persone in grave pericolo.
Così è stata proposta per il riconoscimento, teso a ricompensare simbolicamente quanti si sono prodigati in opere meritorie di altruismo e di solidarietà umana, la Scuola italiana cani salvataggio, la più grande organizzazione europea dedita alla formazione di cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori. A ritirare il premio il presidente nazionale Sics, Ferruccio Pilenga, con il presidente della Toscana Angelo Goldoni. I cani che compongono il team operano in tutte le regioni balneari italiane. In spiaggia, diventano subito i beniamini di adulti e bambini. La loro giornata lavorativa, tra gli ombrelloni, richiede molteplici capacità sia per il cane che per il conduttore: relazione con il pubblico, prevenzione, educazione ai temi della sicurezza, dell’ambiente, della natura e soprattutto la vigilanza su ampi tratti di litorale.
Le unità cinofile operative vengono addestrate ad operare su qualsiasi mezzo di soccorso: elicotteri, motovedette, gommoni ed anche acquascooter (nella foto Ap una sessione di addestramento). Oltre all’attività di salvaguardia della vita umana in acqua, svolta durante la stagione balneare, e alle attività di Protezione Civile, le unità cinofile scuola italiana cani salvataggio sono impegnate anche a terra, in numerosi progetti a carattere sociale. Dalla sensibilizzazione nelle scuole sui temi della sicurezza in mare, dell’educazione ambientale, dell’avvicinamento agli animali, allo sport, alla natura nonché della promozione della figura del cane all’interno della società umana per arrivare alla pet therapy, nel campo della riabilitazione psichica e motoria, per persone portatrici di handicap, anziani, bambini e in tutti quei casi in cui è necessario assicurare benessere e miglioramento della qualità della vita. (Kronos)