AGGIORNAMENTO DEL 27 NOVEMBRE 2015 – MORENA VICINA AL RILASCIO
Si avvicina il momento per l’orsetta Morena di tornare in libertà . Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) fa sapere che ”Ci eravamo lasciati due mesi fa con Morena che pesava 18 chilogrammi e cresceva, ora ha più che raddoppiato il suo peso infatti pesa 40kg. E’ un peso importante per un orso della sua età ”. Si pensava di poterla rilasciare ai primi di novembre, ma non era pronta. E anche ora, per permetterle di riguadagnare la libertà ci sono da fare alcune considerazioni. Una delle condizioni importanti per la liberazione era proprio che Morena aumentasse notevolmente il suo peso in modo da avere risorse sufficienti per sopravvivere nel nuovo ambiente e superare l’inverno.
Gli orsi hanno un istinto innato nella ricerca del cibo e nella preparazione della tana invernale, ma ovviamente Morena rispetto ai suoi coetanei parte svantaggiata e un buon peso le consente di darle delle chance in più. Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise sta lavorando alla definizione del rilascio, la fase più difficile e complessa della sperimentazione per tutte le variabili in campo. Si stanno valutando attentamente siti, problematicità legate ad ogni zona, e fase post rilascio. “Il Parco – spiegano – ha investito molto in questo progetto e farà quanto più possibile affinché Morena torni libera, riesca a sopravvivere e, nei prossimi anni, anche a dare vita ad altri orsetti; ma non possiamo negarci, come abbiamo sempre fatto in questi mesi, tutte le difficoltà implicite nella sua liberazione”.
POST ORIGINALE DEL 4 OTTOBRE 2015
L’hanno messa letteralmente all’ingrasso: miele, cereali, muesli, pane, carne macinata, crocchette per
cani, uova, larve di mosca, frutta, insalata di cui è ghiotta. Morena, l’orsacchiotta marsicana salvata da morte certe lo scorso luglio (ne avevamo parlato
qui su 24zampe), quando era stata forse abbandonata dalla madre, deve mettere la pancia, sennò è difficile che venga rilasciata in natura fra un mese.
Perchè manca poco per il primo esperimento mai effettuato in Italia di reimmissione in ambiente per un orso: clima e peso raggiunto permettendo, Morena sarà lasciata nei boschi del Parco Nazionale d’Abruzzo ai primi di novembre. La notizia buona è che l’orsacchiotta ha una fame da ‘lupa’. E che ingrassa che è una bellezza: quando era stata ritrovata a Villavallelonga era una piccola che pesava neanche 2 chilogrammi, ora invece ne pesa 23 (nella foto, Morena nel Parco d’Abruzzo). Se ne acquista alti 12 e arriva a 35, quota ritenuta sufficiente per affrontare l’inverno, sarà liberata.
Ma chi si sta prendendo cura di lei, ossia i genitori putativi, gli addetti del Parco, la biologa Roberta Latini in primis e Guido Criola, raccontano che gli sforzi principali per fare in modo che la piccola possa essere reintrodotta con successo sono finalizzati a farle avere meno contatti possibile con l’uomo, farle mangiare cose che troverà in natura e nello stesso modo in cui le troverà . Siccome era effettivamente difficile trovare ad alimentarla con gli insetti o le formiche, di cui i marsicani sono ghiotti, ecco l’esperimento ben riuscito delle carcasse di animali selvatici lasciati nel recinto super segreto della Forestale dove è stata ricoverata in questi mesi estivi.
Le carcasse col tempo hanno rilasciato larve di moschee hanno anche attirato altri insetti. Una festa, un party per Morena, che preferisce le formiche alle mele. Ma quando ha fame e non ha più niente da mangiare, a collo storto, si butta anche sulle mele. Ai primi di novembre quindi tutti gli occhi saranno puntati sul Parco per il primo rilascio in natura di un orso: ansia comprensibile, non è detto che l’esperimento possa riuscire, specie in un territorio comunque fortemente antropizzato come l’Abruzzo. Ma se Morena arriverà a 35 chili, dicono gli esperti, potrebbe farcela sul serio. Alla faccia della dieta. (Ansa)