Bestiario in breve: cattura illegale di pesce spada, millepiedi da 25 cm a Modena, caccia nel Lazio, formaggio d’asina a Expo

ITALIA: CATTURA ILLEGALE PESCE SPADA COSTA 25 MILIONI DI EURO L’ANNO
Le catture illegali di pesce spada costano all’Italia oltre 25 milioni di euro l’anno. A denunciarlo è Oceana, ong internazionale che si occupa della conservazione degli oceani. Secondo l’organizzazione, negli ultimi vent’anni l’Italia ha omesso di riportare la cattura di circa 41mila tonnellate di questa specie. Un quantitativo che corrisponde a 25 milioni di euro l’anno. “Il pesce spada del Mediterraneo soffre di persistente sovrapesca, di pesca illegale e di una seria mancanza di volontà politica di affrontare il problema”, ha detto Lasse Gustavsson, direttore esecutivo di Oceana in Europa. “Ci aspettiamo di più dall’Unione europea – ha aggiunto Gustavsson – il principale colpevole del depauperamento di questa risorsa, specialmente considerando che l’Ue è obbligata ad assicurare che la pesca sia sostenibile entro il 2020”. Secondo i dati raccolti da Oceana, lo stock di pesce spada nel Mediterraneo è diminuito di circa due terzi dagli anni ’80 e il 2013 ha fatto registrare il più basso numero di catture di sempre. “Inoltre, il 72% delle catture dichiarate sono giovanili, ovvero di animali che non hanno mai avuto l’opportunità di riprodursi, pregiudicando ulteriormente il recupero di questo stock”, scrive Oceana. (Ansa)
MODENA: TROVATO MILLEPIEDI AFRICANO LUNGO 25 CENTIMETRI
Un millepiedi africano lungo quasi 25 centimetri è stato trovato a Modena, su un muretto lungo via Panni, da un cittadino che lo ha raccolto e portato al centro fauna selvatica `Il Pettirosso´. Considerato animale esotico, il millepiedi africani non sono pericolosi e vengono commercializzati; secondo i volontari del Centro fauna, molto probabilmente l’animale è stato abbandonato dal proprietario. Nei prossimi giorni il millepiedi sarà trasferito in un ecoparco specializzato.
LAZIO: APPROVATO PROGRAMMA OPERATIVO 2016 PER FAUNA SELVATICA
“Abbiamo approvato nella seduta odierna della Giunta regionale il Programma Operativo Annuale 2016 che prevede 11 milioni di euro nel Psr 2014-2020 di interventi per la gestione e il controllo della fauna selvatica presente, stabilmente o temporaneamente, sul territorio regionale”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio, Sonia Ricci. “La Regione Lazio – ha sottolineato Ricci – è impegnata da tempo a lavorare, secondo le proprie competenze, sui temi dei danni da fauna selvatica, con misure di intervento ordinarie e straordinarie, a sostegno del lavoro del Tavolo nazionale del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Politiche Agricole. Il documento di interventi previsti nel Programma Operativo segue, infatti, l’approvazione della scorsa settimana della variazione di bilancio per lo stanziamento di 1milione di euro per l’indennizzo dei danni da fauna selvatica: 800.000 euro per i danni subiti dagli agricoltori sino ad oggi e 200.000 euro per l’anno 2016″. “Le misure previste dal Programma Operativo Annuale 2016 del Lazio nel Psr 2014-2020, – ha precisato l’assessore – per un totale di 11 milioni e 50 mila euro, sono appositamente dedicate a mettere in sicurezza e prevenire i danni da fauna selvatica. Nello specifico abbiamo previsto: 5 milioni di euro per la realizzazione e la manutenzione di opere, quali le recinzioni, e la realizzazione di sistemi di alimentazione complementare, quali le coltivazioni a perdere e il foraggiamento dissuasivo; 5 milioni di euro per le misure di controllo della fauna selvatica; 500mila euro per lo svolgimento di corsi specifici per la formazione e l’aggiornamento professionale di operatori faunistici; 50mila euro per l’elaborazione di pubblicazioni e altro materiale divulgativo riguardanti la fauna selvatica; 500mila euro per finanziare le polizze assicurative a copertura dei rischi di danni da animali selvatici per le coltivazioni del Piano assicurativo agricolo nazionale, ancora in discussione al Mipaaf, nel quale cercheremo di far inserire sia le produzioni assicurabili sia i danni riconoscibili”.
EXPO MILANO: DEBUTTA IN PRIMA MONDIALE IL FORMAGGIO DI LATTE D’ASINA
Presentato stamattina alle 10,30 all’Expo di Milano il primo formaggio d’asina al mondo realizzato dal più grande allevamento d’asini d’Europa. Un allevamento dell’Emilia Romagna è riuscito, infatti, a produrre il primo formaggio dal latte animale più simile a quello materno. La novità verrà presentata nell’ambito del convegno `La multifunazionalità della zootecnia emiliano-romagnola´, promosso dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) al quale interverranno l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli, il direttore tecnico dell’Associazione italiana allevatori (Aia) Riccardo Negrini, il presidente dell’Araer, Maurizio Garlappi. Il formaggio d’asina sarà illustrato dall’allevatore Davide Borghi e dall’ideatore del formaggio asinino, Giuseppe Iannella. Al convegno sarà presentata anche il ruolo che gli allevamenti possono svolgere al servizio della collettività, in particolare l’ippoterapia e le terapie assistite con animali. (Kronos)