Un sorriso strappato a un malato oncologico vale doppio. Non solo allevia, seppur temporaneamente, la sofferenza della malattia ma gioca un ruolo nel rafforzamento dei fattori protettivi di guarigione. Il convegno “Un pet, un sorriso” di lunedì prossimo a Milano racconta come, attraverso l’utilizzo di cani e gatti, sia possibile raggiungere un simile risultato. Alle 9.30 presso la chiesetta sconsacrata del Parco Trotter (via Padova, 65 – Milano), viene illustrato il progetto che la Cooperativa sociale “Tempo per l’infanzia” ha realizzato presso Casamica, una casa d’accoglienza per malati e familiari, nel periodo 2014-15 e di cui abbiamo già parlato qui su 24zampe.
I pazienti oncologici spesso sperimentano un alto tasso di stress, dolore, emotività e una tendenza alla flessione dell’umore. In paesi come gli Stati Uniti d’America è diffuso da tempo il coinvolgimento di animali domestici, che hanno effettuato un training specifico in pet therapy, nel supporto di pazienti dopo interventi chirurgici o durante la chemioterapia. Anche in Italia i progetti di pet therapy in ambito oncologico stanno prendendo piede, e molte regioni tra cui Veneto, Toscana, Lombardia e Emilia Romagna aprono le porte degli ospedali agli animali, anche dei pazienti. Che non solo vengono considerati co-terapeuti ma anche “collaboratori” nel rapporto paziente-parenti. Animali formati per la pet therapy, inoltre, sono in grado di giocare un ruolo di supporto affettivo incondizionato e di migliorare la relazione paziente-medici attraverso l’accettazione delle cure o terapie in atto.
Il convegno, che dura tutta la mattinata, si apre con “Linee guida nazionali: l’importanza dell’equipe multiprofessionale” di Lino Cavedon, poi la presentazione del progetto “Un pet, un sorriso – Gli animali coinvolti, le attività, le emozioni”, video di Elena Sposito e Carola Viscardi, le referenti del progetto, e di Stefano Gastaldi, responsabile di Casamica. Si prosegue con l'”Analisi dei risultati ottenuti con i pazienti e il valore della supervisione agli operatori coinvolti in Iaa” di Fabio Regis, psicoterapeuta, e con “Il punto di vista degli operatori: la parola alle emozioni degli operatori coinvolti nel progetto” di Camilla Siliprandi di We Animal, operatori di pet therapy. “Il monitoraggio e la verifica degli animali coinvolti nel progetto: tutela del benessere animale” di Zita Talamonti, veterinario e “Una lettura statistica dei risultati” di Gianna Monti, ricercatrice, chiudono la parte espositiva, lasciando spazio alle domande del pubblico. Maggiori informazioni qui e qui.