Porte aperte agli animali dei pazienti all’Ospedale di Treviglio, provincia di Bergamo. Con il varo del nuovo Regolamento, è consentito l’accesso alle strutture sanitarie di animali domestici (cani, gatti e conigli). Anche se sono noti i benefici terapeutici che la presenza di animali apporta ai pazienti e la pet therapy ha radici antiche, in Italia viene utilizzata poco e solo da una quindicina d’anni. Ma le cose stanno cambiando. Il provvedimento permette inoltre all’Azienda di proseguire l’operazione “simpatia” e “riavvicinamento/ri-innamoramento” dei cittadini del territorio alle strutture ospedaliere, iniziata nei mesi scorsi con l’adesione alle campagne “Giornate mondiali del…” con gazebo, stand e open day aperti alla popolazione, hanno dichiarato i vertici sanitari.
Il direttore generale, Cesare Ercole, ha deliberato nei giorni scorsi l’atto, anticipando la proposta di legge, ancora in discussione in Regione Lombardia che, se approvata, introdurrà il libero accesso degli animali domestici accompagnati dal proprietario in tutti i luoghi pubblici, esercizi pubblici e commerciali, manifestazioni fieristiche, locali e uffici aperti al pubblico, mezzi di trasporto pubblico operanti nel territorio regionale, nelle strutture residenziali, semi-residenziali, ospedaliere, pubbliche e private regionali accreditate anche dal ssr, “nel rispetto delle disposizioni e dei criteri individuati e disciplinati dalle direzioni sanitarie”. Per saperne di più e avere accesso alla delibera e al regolamento, cliccare questo link.
Ieri la Oliverdream onlus, che si occupa di pet therapy, ha portato Memole (nella foto di Patrizia Vertova), un golden retriever, nel reparto pediatria di Treviglio, per la gioia e la sorpresa dei piccoli ospiti. La presenza di Memole, star della giornata, ha consentito di spiegare le benefiche azioni terapeutiche della vicinanza di un animale di compagnia ad una persona fragile, come può essere un nostro paziente o un disabile fisico o mentale.
Entrando nello specifico, il regolamento intende facilitare e tutelare il rapporto d’affezione con gli animali domestici, ormai diventati parte integrante della nostra vita e della nostra famiglia, in particolare quale supporto di pazienti fragili ricoverati in ospedale. Lo stesso, comunque, regola anche l’accesso dei cani-guida, oltre che per accompagnare il padrone al capezzale di un parente, anche per altri scopi, ad esempio per visite mediche del non vedente nei nostri Poliambulatori.
L’accesso degli animali sarà permesso nella sede centrale e nelle strutture di Romano, Calcinate, San Giovanni Bianco e nei poliambulatori, solo dopo aver compilato appositi moduli e accertato l’iscrizione all’anagrafe canina, le vaccinazioni, la presenza del guinzaglio fisso da 1,5 metri, la museruola se necessaria, il trasportino per gatti e conigli. Le coordinatrici infermieristiche di ogni reparto che, con l’avallo di un medico, supporteranno il paziente nella compilazione e nelle eventuali spiegazioni.