L’hamburger vegano Beyond Meat si quota in borsa a New York

AGGIORNAMENTO DEL 2 MAGGIO 2019 IN CODA – GLI HAMBURGER VEGANI PIACCIONO ALLA BORSA: +133%

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La start up vegana Beyond Meat alza il proprio valore in prossimità della quotazione a Wall Street, la borsa di New York, la cui finalizzazione è prevista dopo la chiusura di domani. La società che produce hamburger vegani e altri prodotti tutti a base vegetale (100% plant-based meat) punta ora a raccogliere con l’initial public offering (Ipo) fino a 241 milioni di dollari (erano “solo” 181 pochi giorni fa), per una valutazione della società di 1,5 miliardi di dollari. Appoggiata da Bill Gates e Leonardo DiCaprio, Beyond Meat – che spera di conquistare i vegani, i vegetariani ma soprattutto i flexitariani, ovvero chi ancora tiene il piede nelle due staffe delle proteine vegetali e animali – prevede di vendere circa 9,63 milioni di azioni tra i 23 e i 25 dollari l’una. La società ha fatto domanda di quotazione al Nasdaq Global Market con il simbolo BYND. Sulle cosiddette “proteine del futuro”, l’alternativa etica a quelle animali, si gioca una partita enorme che usa ogni arma – anche quella della disinformazione – per arrivare alla vittoria: la conquista del mercato (o di una fetta di esso) di chi si allontana dal consumo di carne. In Italia le polpette veg di Beyond Meat – fatte con le proteine della farina di piselli, olio di cocco per la parte grassa e succo di barbabietola per il colore – si trovano da circa un anno a Bologna, nel menu della catena Welldone, e da Paulpetta a Monza (ed entro l’estate anche in un nuovo ristorante Paulpetta a Milano). (Aggiornamento del 2 maggio 2019: “Esselunga precisa che al momento non è previsto l’inserimento di questo prodotto tra le proprie referenze”).

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AGGIORNAMENTO DEL 2 MAGGIO 2019 – GLI HAMBURGER VEGANI PIACCIONO ALLA BORSA: +133%

Debutto in borsa con il botto per il produttore di carne vegetale che tra i suoi sostenitori vede Bill Gates e Leonardo DiCaprio. Si tratta di Beyond Meat, gruppo che analizza la struttura molecolare della carne per ricrearne una versione vegetale composta da amminoacidi, lipidi, minerali e vitamine estratte da piante. L’azienda ieri aveva fissato a 25 dollari il prezzo di collocamento, nella parte alta della forchetta indicata, e che implica una valutazione di 1,5 miliardi. Il titolo però ha aperto a 46 dollari (+76%), si è spinto a 63,43 dollari (+154%) e ora viene scambiato a 57,75 dollari. E’ la dimostrazione che i burger del gruppo, fatti principalmente con piselli gialli e con il succo di barbabietole usato per fare ‘sanguinare’ la carne finta, fanno gola a Wall Street. Lo scorso anno questo prodotto ha generato il 70% dei ricavi di gruppo (pari a 87,9 milioni di dollari contro i 32,6 milioni del 2017). Beyond Meet – che ha chiuso gli ultimi due esercizi con perdite piatte di circa 30 milioni – intende usare il ricavato dell’Ipo per investire in nuovi impianti manifatturieri e in ricerca e sviluppo. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, nella foto sopra Afp il fondatore Ethan Brown – al centro con la barba – con parenti, amici e investitori davanti al Nasdaq a New York)

  • Novembre 2018 – “Carne sintetica” nei piatti Usa dal 2020 (ma con un nome più cool)
  • Ottobre 2017 – McDonald’s lancia McVegan, il primo hamburger vegano: per ora testato in Finlandia
  • Ottobre 2016 – Domani sera su Raitre “Carnaio”: arriva in tavola l’hamburger di manzo fatto senza bovini