San Francisco vieta la vendita di pellicce in tutta la città, è la più grande negli Usa a farlo

San Francisco dice basta alla vendita delle pellicce e a tutti i capi di abbigliamento fatti con pelliccia animale, diventando la più grande città degli Stati Uniti a istituire il divieto. Il bando è stato approvato all’unanimità dal consiglio dei supervisori municipali ed entrerà in vigore nel gennaio del 2019 e si applicherà a qualsiasi oggetto che includa elementi di pelliccia, guanti e scarpe inclusi. In California il divieto già vige nelle città di Berkeley e West Hollywood ma lo stato del far-west non è nuovo a decisioni animal friendly: sei mesi fa è stata vietata la vendita nei negozi di cani, gatti e conigli allevati, preferendo animali provenienti solo da rifugi autorizzati. A settembre 2017 un tribunale ha proibito nei menu il foie gras, il pate’ di fegato prelibatezza della cucina francese: produrlo implica un trattamento crudele per gli animali.

GLI ANIMALISTI: “DIVIETO STORICO, SAREMO APRIPISTA NEL MONDO”

“E’ un divieto storico, che aprirà la strada a una normativa pro-animali in tutto il mondo”, ha proclamato Wayne Hsiung, co-fondatore della rete per i diritti degli animali Direct Action Everywhere, dopo che Katy Tang, la promotrice della legge, aveva convinto i colleghi in comune a dare luce verde con lo slogan: “Non c’e’ modo umano di allevare un animale per poi scuoiarlo”. Piu’ sulle barricate, alcuni negozianti hanno obiettato che si tratta ennesima intrusione del municipio in materie sociali a scapito della loro capacita’ di produrre profitti. “A decidere non avrebbe dovuto essere il consiglio dei supervisori, ma l’intera cittadinanza”, ha detto Skip Pas, amministratore delegato di West Coast Leather, che tratta soprattutto in capi in pellame, alcuni dei quali tuttavia bordati di pelliccia.

ORMAI MOLTI MARCHI DI MODA HANNO OPTATO PER IL “NO-FUR”

San Francisco, che prende il nome dal santo patrono degli animali, si e’ fatta una fama di città dalla forte coscienza sociale, spesso pero’ a scapito del business. La decisione “no fur” segue quella che sembra una strada quasi obbligata da parte dei big della moda. “Pellicce? Ne siamo fuori”, ha proclamato solo pochi giorni fa Donatella Versace, uno dei brand che, come Gucci, Kors, Ford, Furla, Givenchy, BCBG, Hugo Boss, Armani, ma anche catene come Zara, H&M e Ovs, hanno optato per un deciso cambio di rotta. (nella foto Eric Risberg/Ap, Benjamin Lin nel suo negozio B.B. Hawk di San Francisco)

Post aggiornato alle 21.14.

  • Rachele Agostino |

    Speriamo di smuovere le coscienze

  • Rachele Agostino |

    Speriamo di smuovere le coscienze

  • Gianni |

    Che bel traguardo di civiltà! Chissà quando dalle nostre parti?! Campa cavallo……..
    Complimenti a San Fracisco e ai suoi cittadini.

  • Gianni |

    Che bel traguardo di civiltà! Chissà quando dalle nostre parti?! Campa cavallo……..
    Complimenti a San Fracisco e ai suoi cittadini.

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