Appello dell’Ente Nazionale Circhi al ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, e al Parlamento sui rischi per almeno 2mila animali da circo che potrebbero derivare dall’approvazione del disegno di legge che prevede la graduale eliminazione degli animali dal circo. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe. Studi scientifici, rileva l’ente in una nota, “spiegano che l’allontanamento dal circo dell’animale nato in cattività e vissuto a stretto contatto con l’uomo sarebbe disastroso: a rischio il crollo fisico e psicologico dell’animale che in alcuni casi porta anche alla morte”. L’ente osserva inoltre che “senza animali, il circo perderà la sua ragione di esistere, morirà e verranno ridotti migliaia posti di lavoro”. Si calcola, prosegue la nota, che “allo spettacolo italiano verrà meno un volume d’affari di 15 milioni di euro l’anno”. Attualmente nei circhi attivi in Italia sono presenti “meno di 2mila animali, nati in cattività, da generazioni a contatto con l’uomo e non prelevati in natura”. L’Ente rileva infine che “appare del tutto irragionevole che il Parlamento legiferi sul circo solo in chiave negativa, lasciando irrisolti i problemi storici della categoria”, come la mancanza di aree attrezzate comunali, che permetterebbero anche di assegnare spazi maggiori alla stabulazione degli animali, e “finanziamenti largamente al di sotto del limite minimo della decenza”. (Ansa)
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