Partita da Salisburgo la terza migrazione guidata di 26 ibis eremita: rotta su Orbetello – Arrivati

AGGIORNAMENTO DEL 14 SETTEMBRE 2016 – CONCLUSA LA MIGRAZIONE, LO STORMO ARRIVATO A ORBETELLO

Oggi è un giorno di festa che vale doppio per il Waldrappteam e per il ritorno degli Ibis eremita in natura: lo stormo degli Ibis eremita guidati dalle due mamme adottive a bordo di due ultraleggeri, ha finalmente raggiunto sito di svernamento ad Orbetello. Alla conclusione in bellezza della Terza Migrazione Guidata dall’Uomo del progetto LIFE+ “Reason for Hope” per il quale il Parco Natura Viva di Bussolengo è l’unico partner italiano, si aggiunge l’arrivo nella serata di ieri della notizia più attesa: il Tribunale di Livorno ha condannato il bracconiere toscano che nell’ottobre di 4 anni fa abbattè gli Ibis Goja e Jedi a pochi chilometri dalla meta, mentre concludevano la migrazione autonoma. “Una pena esemplare – commenta Johannes fritz, capo progetto del Waldrappteam – che ha condannato il bracconiere alla revoca della licenza di caccia e ad una sanzione pecuniaria. Ora continueremo la nostra attività di informazione e collaborazione con i cacciatori, perché sia chiaro soprattutto nell’imminente periodo di caccia, che chi uccide un Ibis eremita (specie protetta ai sensi art. 30, 1 comma lett. B Legge 157) viene condannato”. Lo stormo che ora festeggia nella Laguna di Orbetello la doppia vittoria, era partito da Salisburgo il 19 agosto scorso e in 26 giorni ha percorso 6 tappe, per un volo totale che lo ha condotto per oltre 1.000 chilometri. Questa è stata la migrazione più lunga dall’inizio del Progetto nel 2014. Il bilancio è di due esemplari feriti e due dispersi, che porta a 22 gli Ibis eremita approdati oggi in Toscana. “Qui gli uccelli permarranno per tutta la stagione fredda – commenta Caterina Spiezio, responsabile Ricerca e Conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo – ma poi dovranno essere in grado di ripercorrere autonomamente in senso inverso la rotta verso l’Austria, dimostrando di averla memorizzata”. Intanto, le mamme adottive veterane Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer che diedero l’imprinting agli esemplari dopo pochi minuti dalla loro nascita nel marzo scorso, si godono un po’ di meritato riposo.

 

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AGGIORNAMENTO DEL 3 SETTEMBRE 2016 – IBIS EREMITA A FAENZA, SFUMATA LA MEGA-TAPPA FINO AD ORBETELLO. AVVISTATA GIULIETTA A SALSOMAGGIORE TERME

Sfumata la mega tappa da Lugo di Ravenna ad Orbetello (Gr) ipotizzata per oggi. “I 23 Ibis eremita e le due mamme adottive a bordo dell’ultraleggero a motore sono arrivati solo fino a Faenza senza ancora affrontare la sfida degli Appennini – fa sapere il Parco Natura Viva di Bussolengo – per la quale gli uccelli sembrano ancora non essere pronti”. Il Waldrappteam procederà dunque ai prelievi di sangue agli uccelli, per decidere domani cosa fare. Intanto Giulietta (anello 128), una delle due Ibis disperse di questa migrazione, è stata avvistata a Salsomaggiore Terme. Dispersa dal 25 agosto quando non volle atterrare con il resto dello stormo a Belluno, è stata avvistata ieri nella cittadina del famoso concorso di bellezza. L’avvistamento precedente la dava a Vicenza. “Sembra che si stia dirigendo autonomamente e senza nessuna guida nella direzione corretta – continua il Parco Natura Viva – e questo sarebbe un caso unico fino ad ora. Noi continuiamo a monitorarla da terra”. Restano dunque 2 i dispersi, 2 gli infortunati e 23 gli uccelli a partecipare alla III Migrazione Guidata dall’uomo degli Ibis eremita.

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AGGIORNAMENTO DEL 25 AGOSTO 2016 – RITROVATA CENERELLA, SABATO 27 AGOSTO SI RIPARTE
Cenerella, uno degli Ibis eremita dispersi in seguito all’attacco di un’Aquila reale durante il volo della 2° tappa della Migrazione Guidata dall’uomo, è stata ritrovata dalla polizia provinciale di Belluno e riportata dai suoi compagni di viaggio. Riconosciuta grazie all’anello identificativo, si aggirava in un parco giochi sulla spiaggia del lago di Santa Caterina, ad Auronzo di Cadore. Cenerella riprenderà la migrazione verso Orbetello, che ora conta dunque 22 uccelli. Di Mati invece (anello 145), l’altro ibis eremita disperso nella stessa circostanza, si è registrato un’avvistamento nei pressi di Feltre. Altra storia quella di Giulietta (anello 128), l’Ibis che a 10 chilometri dalla conclusione della stessa tappa, ha deciso di non atterrare insieme al resto dello stormo. “Inspiegabile in un primo momento questo comportamento”, commenta Caterina Spiezio, responsabile ricerca e conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto condotto dal gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam.  “Ma dopo che stamattina abbiamo ricevuto una sua foto mentre gode delle prime luci dell’alba sul bordo di una piscina di Sovizzo in provincia di Vicenza, abbiamo ricordato quello che Anne, la mamma adottiva, ha sempre detto di questo esemplare: ‘E’ forse la più forte e intraprendente del gruppo, potrebbe essere lei la guida della formazione a V’. Semplicemente, è possibile che Giulietta a 10 chilometri dall’arrivo abbia avvertito un rallentamento nel gruppo. E che dopo 297 chilometri non fosse poi così stanca, tanto da scendere fino a Vicenza”, spiega la ricercatrice. Giulietta ha quindi lasciato il bordo-piscina di Sovizzo intorno alle 10, involandosi altrove e costringendo tutti a ricominciare la ricerca. L’appello a diffondere rimane attivo: in caso di avvistamenti, Waldrappteam al numero +39 3336455562 o Parco Natura Viva di Bussolengo 045.7170113. Il viaggio, intanto, prosegue verso sud. La prossima tappa, la terza, sorvolerà il Veneto: partenza prevista per sabato 27 agosto alla volta del delta del Po, sosta presso Aviosuperficie di Valle Gaffaro nel comune Codigoro, in provincia di Ferrara.
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AGGIORNAMENTO DEL 24 AGOSTO 2016 – DUE IBIS FERITI E TRE DISPERSI

Dopo la conclusione della 2° tappa che ha condotto in Italia la III Migrazione Guidata dall’Uomo degli Ibis eremita, il Parco Natura Viva di Bussolengo apprende che si sono smarriti 3 Ibis eremita durante il percorso attraverso le Alpi. L’appello è a diffondere la notizia e contattare direttamente il Waldrappteam al numero +39 3336455562 in caso di avvistamenti: gli Ibis sono riconoscibili grazie al numero sull’anello che hanno applicato alla zampa. “Un attacco di un’Aquila ha disperso Cenerella e Mati, rispettivamente anelli numero 127 e numero 145, avvenuto nel Parco Naturale delle Tre Cime, nei pressi del Lago di Misurina (BZ)”, fa sapere Johannes Fritz, capo-pogetto del Waldrappteam. “Un terzo Ibis, Giulietta (adottata da Verona Bird Watching, da cui il nome ndr), anello 128, si è allontanata inspiegabilmente a 10 chilometri dall’arrivo al Campo volo di Santa Giustina”. Un quarto Ibis, Cannella, si era fermato al Passo di Vizze, sul confine tra Austria e Italia, probabilmente infortunato alla zampa e verrà presto recuperato dal team. Inoltre, non ne era affatto partito un quinto, anch’esso infortunato. Tre dispersi e due infortunati: al momento in sosta nella provincia di Belluno, lo stormo in viaggio per Orbetello passa da 26 a 21 Ibis eremita.

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AGGIORNAMENTO DEL 23 AGOSTO 2016
Alle 16.20 di oggi pomeriggio, lo stormo di ibis e mamme adottive a bordo di due ultraleggeri è entrato in Italia, atterrando al Campo Volo di Santa Giustina, in provincia di Belluno. Partiti da Bramberg am Wildkogel in Austria, uomini e uccelli hanno attraversato il Tirolo austriaco e valicato le Alpi e le Dolomiti, per raggiungere Belluno. Hanno sfiorato quota 3mila metri, in una tappa che li ha impegnati in 7 ore e 44 di volo.
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AGGIORNAMENTO DEL 22 AGOSTO 2016

Dopo la prima tappa della terza migrazione guidata degli ibis eremita che, dalla partenza nei pressi di Salisburgo, ha condotto lo stormo a Bramberg am Wildkogel, domani è prevista la partenza verso Gerlospass, il valico alpino porta del Tirolo austriaco, seconda tappa della migrazione (sempre subordinata alle condizioni metereologiche) in direzione Belluno. Tutti sani, salvi e soddisfatti dopo il primo volo, nonostante un’Aquila reale abbia attaccato il gruppo a metà percorso. Venerdì sono stati percorsi 93 chilometri in 3 ore e 40, con una velocità media di 78 km/h, ed è stata raggiunta un’altitudine massima di 1.660 metri.

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POST ORIGINALE
“E’ partita stamattina dal campo di addestramento di Camp Brunn (Salisburgo) la terza migrazione guidata dall’uomo per la reintroduzione in natura dell’ibis eremita. Il Waldrappteam ha previsto quest’anno di sperimentare nuove correnti al passaggio sulle Alpi e l’analisi del sangue per gli animali nel corso delle tappe”. Lo comunica Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto “Reason for hope”, cofinanziato dall’Ue e condotto dal gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam. Gli uccelli e le due accompagnatrici sono già atterrati, percorrendo i 93 chilometri della prima tappa in 3 ore e 40. L’intera avventura della migrazione può essere seguita via internet grazie ai gps. Anche quest’anno le mamme adottive precedono a bordo di due deltaplani a motore ventisei giovani ibis: in vista dell’inverno, Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer (nelle foto sotto le due “mamme” e la rotta prescelta) stanno conducendo gli uccelli verso l’Oasi di Orbetello, affinche’ questi possano memorizzare la rotta di migrazione e tornare autonomamente in Austria con le temperature miti della prossima primavera. “Entreranno in Italia fra qualche giorno volando sul Passo di Vizze, per scendere verso Belluno, tenersi ad oriente e attraversare gli Appennini in Umbria – continua Avesani Zaborra – ma molto dipende dalle temperature e dalle condizioni meteorologiche”. L’obiettivo del progetto prevede 120 ibis eremita in grado di migrare autonomamente entro il 2019. Fino ad allora avverra’ una migrazione guidata dall’uomo ogni anno. La più grande minaccia che grava sulla reintroduzione nei cieli d’Europa degli ibis eremita è il bracconaggio, spiegano a Bussolengo, ricordando che tra il 2002 e il 2013 il Waldrappteam ha perso circa il 70% degli ibis reintrodotti. Esemplare è la storia di Goja, mamma esperta abbattuta nei pressi di San Vincenzo (Livorno) insieme a suo figlio Jedi, mentre era in procinto di concludere il proprio viaggio autonomo verso Orbetello. Il progetto ha dovuto superare anche delle difficoltà organizzative: un paio di mesi fa hanno abbandonato due mamme adottive, a distanza di pochi giorni una dall’altra, e così Anne e Corinna hanno assunto la guida di un gruppo più numeroso. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe. Estinti in Europa da 400 anni a causa della pressione venatoria, gli ibis eremita non hanno piu’ nessun esemplare adulto selvatico dal quale poter apprendere la rotta di migrazione: interviene dunque l’uomo, a tentare di riparare al danno commesso. “Siamo giunti alla terza migrazione guidata dall’uomo e quest’anno sperimenteremo un nuovo passaggio al valico delle Alpi”, commenta Johannes Fritz, capo progetto del Waldrappteam, che spiega: “Saliremo a 3mila metri di quota per sfruttare le correnti ascensionali favorevoli, e’ un’idea che ci ha dato un esemplare temerario dello scorso anno. I nostri giovani 26 ibis sono particolarmente vigorosi e Anne e Corinna molto esperte”. L’altra novita’ riguarda il monitoraggio dello stato di salute degli esemplari: “Dopo due voli lunghi – continua Johannes Fritz – abbiamo pianificato il prelievo di sangue di alcuni uccelli, al fine di ottenere una migliore comprensione della regolazione fisiologica e ormonale dei voli di migrazione. I dati sono raccolti in collaborazione con diverse universita’ in Austria, Germania e Svizzera”. Invariata invece la possibilita’ da parte di tutti di seguire la migrazione sul sito “LiveTrack24”, qui: ogni ibis e’ dotato di trasmettitore gps, il che rende il Waldrappteam e il Parco Natura Viva in grado di monitorarli costantemente da terra ma anche chiunque voglia, di seguire in tempo reale il ritorno in natura degli Ibis eremita.
Su 24zampe abbiamo scritto diverse volte delle migrazioni degli ibis eremita e delle loro avventure (come quella di Idefix, il “ribelle” che la primavera scorsa ha scelto di andare in Puglia invece che attraversare le Alpi): è possibile leggere i post cercando “ibis” nel motore di ricerca del blog
ibis_2016_mamme
ibis_2016_uccello
ibis_2016_rotta