Brutto magari, ma più “smart” di quanto non si pensasse. L’anatroccolo, infatti, sorprende gli scienziati per le capacità intellettive e, se da grande non diventerà un bel cigno, almeno darà soddisfazioni sul piano dell’intelligenza. Scherzi a parte, fino a oggi la capacità del cervello di elaborare concetti astratti – compresi quelli di “uguale” e “diverso” – era stata dimostrata in animali con un alto livello di intelligenza e dopo un addestramento ad hoc. Ma ora ricercatori dell’University of Oxford, in Gran Bretagna, hanno dimostrato che anche gli anatroccoli appena nati possono distinguere fra queste due idee, e senza formazione alcuna. La capacità di identificare le relazioni logiche tra gli oggetti, mantenere questa comprensione, e applicarla a oggetti nuovi è conosciuta come apprendimento relazionale dei concetti. Una caratteristica che fino a oggi era stata dimostrata solo in alcune specie animali, e solo dopo una “formazione di rinforzo”. Nello studio pubblicato su Science (da cui è tratta l’immagine), qui, grazie alla collaborazione dei neonati anatroccoli, Antone Martinho III e Alex Kacelnik hanno creato un test comportamentale apposito per verificare la presenza di queste capacità nei piccoli paperotti. Semplicemente, è stata mostrata ai pennuti appena venuti al mondo una coppia di oggetti simili o diversi per forma o colore; più tardi, mostrando loro nuove coppie di oggetti, gli anatroccoli hanno preferito seguire le coppie di oggetti con i quali avevano trovato la maggior sintonia e una sorta di “imprinting”. “Questo studio è importante per almeno tre motivi – dice lo scienziato Ed Wasserman – in primo luogo indica che gli animali generalmente ritenuti non particolarmente intelligenti sono invece in grado di mettere in atto un pensiero astratto. In secondo luogo, anche animali molto giovani possono essere in grado di evidenziare i segni comportamentali di un pensiero astratto. E, terzo, comportamenti tipici del pensiero relazionale astratto possono essere ottenuti anche senza distribuire premi e punizioni”, ossia senza un addestramento specifico. (Kronos)