Si è chiusa oggi con otto persone ferite, ma nessun incornato, l’ultima giornata di corse con i tori al Festival di San Firmino a Pamplona, in Spagna. Dal 7 al 14 luglio, per tutta la durata del Festival, migliaia di persone si lanciano, alle 8 del mattino, in una folle corsa di pochissimi minuti con i tori lungo un anello cittadino di 875 metri, ricco di curve a gomito tra i vicoli del centro storico di origine medievale. La “festa” continua poi tutta la giornata e si conclude con la morte degli animali. Il sito internet della manifestazione avvisa (anche) i partecipanti che “si può morire” durante l’inseguimento dei tori. Quest’anno non è successo, ma nei giorni scorsi Pamplona ha comunque pagato pesanti tributi, con runner feriti in modo grave: in totale sono stati undici gli incornati in questa edizione e il giorno peggiore è stato l’8 luglio, con sei feriti dai tori. Almeno sedici persone hanno perso la vita qui dal 1910 e l’ultimo decesso risale al 2009, un 27enne madrileno, infilzato al collo. Il 54% dei partecipanti agli encierros a San Firmino, ad ognuno dei quali partecipano circa 17mila persone, sono turisti stranieri. Il Festival deve parte della sua fama a “Fiesta, il Sole sorgerà ancora”, il primo romanzo di Ernest Hemingway del 1926, che descrive quella che in Spagna è, peraltro, una tradizione comune a moltissimi villaggi. Gli encierros, per secoli considerati dagli spagnoli un’occasione di dimostrare il loro coraggio sfidando le corna dei tori, sono ora denunciati dagli animalisti, che ne chiedono l’abolizione perchè sono una forma di maltrattamento degli animali, come le corride. Qualcosa si sta muovendo e alcune manifestazioni adottano misure di maggior rispetto per gli animali, ne abbiamo scritto qui e qui, ma le norme di sicurezza sono fissate da ogni regione e da ogni comune e manca una normativa nazionale. Nei giorni scorsi i tori spagnoli hanno fatto un paio di morti, ne abbiamo scritto qui su 24zampe. A perdere la vita incornati al torace, nel solitamente impari confronto con i bovini, un torero professionista di 29 anni durante una corrida a Teruel, trasmessa anche in una drammatica diretta tv che ha scosso la Spagna intera, e uno spagnolo 28enne che partecipava a una corsa con gli animali vicino a Valencia, a Pedreguer. (nella foto Reuters/Susana Vera la corsa di oggi)