Otto italiani su dieci vorrebbero sapere di più sulle condizioni di vita degli animali negli allevamenti, superando la media europea che si ferma a quota 64%. Lo riferisce un’indagine di Eurobarometro, condotta alla fine dell’anno scorso nei 28 Stati membri, secondo cui l’assoluta maggioranza degli intervistati ritiene che il benessere degli animali, sia da compagnia (74% degli europei e 80% degli italiani), sia da allevamento (82% degli europei e 86% degli italiani), dovrebbe essere meglio protetto nel proprio Paese rispetto a quanto non avvenga attualmente. Per quasi cinque italiani su dieci (47%), il benessere degli animali negli allevamenti è ‘molto importante’, contro una media del 57% degli intervistati dei 28 Paesi Ue, il 61% dei tedeschi e il 62% dei francesi. Ma se quasi 6 europei su 10 sarebbero disposti a pagare di più per prodotti certificati come ‘amici degli animali‘, solo poco più di 4 italiani su 10 (43%) lo sono. Il 47% degli intervistati nel Belpaese però cerca un’etichetta che dia una garanzia in questo senso, inferiore però alla media Ue del 52%, del 60% dei tedeschi o del 79% degli svedesi. L’ipotesi di norme Ue che obblighino chi impiega animali per usi commerciali a prendersene cura in maniera adeguata invece non riscuote grande successo: l’opzione viene appoggiata solo dal 44% degli italiani, contro l’83% degli svedesi o il 63% di spagnoli e francesi, e una media Ue del 54%. Non riscuote successo nemmeno tra i produttori: nelle scorse settimane le organizzazioni agricole e cooperative europee, Copa e Cogeca, hanno espresso perplessità in merito. Ne abbiamo parlato qui su 24zampe. (Ansa)