“Cani dentro” è il titolo della mostra fotografica che si inaugura oggi all’interno della casa circondariale Don Bosco di Pisa. L’esposizione, che resta in allestimento per una settimana, propone una trentina di scatti della fotografa Maria Cristina Germani, che raccolgono immagini del progetto di pet therapy svoltosi all’interno del carcere pisano (la foto è tratta dalla locandina della mostra che si è svolta a febbraio alla Leopolda di Pisa). Il progetto, spiega una nota della Società della salute, “ha permesso ai detenuti di interagire con i cani dell’associazione ‘Do Re Miao!’ ma anche di incontrare i propri animali perché gli operatori dell’associazione, grazie a uno speciale permesso, hanno potuto accompagnare all’interno dell’istituto i cani di proprietà dei detenuti, favorendo così il ricongiungimento con un ‘membro della famiglia’ altrimenti escluso dalle visite”. Si tratta di una pratica che la casa circondariale Don Bosco, unico caso in Italia, dopo questa esperienza, ha istituzionalizzato in modo permanente. Non è invece l’unico esperimento di pet therapy dietro le sbarre: su 24zampe abbiamo già scritto di quello del carcere San Vittore a Milano, qui. Come confermano le osservazioni delle educatrici e delle psicologhe coinvolte, “la relazione con il cane ha permesso a molte persone di far emergere aspetti della propria personalità altrimenti difficilmente evocabili e ha favorito l’instaurarsi di un clima positivo e capace di facilitare i processi di recupero e integrazione dei soggetti coinvolti”. Le immagini della mostra sono state raccolte e corredate dagli estratti delle riflessioni scritte dai detenuti durante il progetto in un catalogo edito da Haqihana, disponibile online, cui seguirà a breve la pubblicazione di un libro fotografico con l’integrale dei testi raccolti.