In Italia la riforma definitiva del Codice della strada, che punisce con maggior durezza comportamenti e reati contro gli animali, e l’approvazione alla Camera del ddl Brambilla, che in vari passaggi inasprisce pene e sanzioni per chi ne abusa o li uccide. In Europa la conferma del commissario designato alla “Salute e al Benessere degli animali”, l’ungherese Oliver Varhelyi. “Quella di ieri è stata una giornata importante per la tutela degli animali – conferma la presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger -. Al Senato, nella riforma del Codice della Strada, è stata approvata una norma che punisce l’abbandono di un animale su strada con una multa fino a 13mila euro e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se l’abbandono dell’animale causa un incidente, può essere comminata anche una pena detentiva fino a un massimo di 7 anni”.
RESTA MOLTO DA FARE: L’80% DEGLI ANIMALI NON HA LEGGI A TUTELA
“Nelle stesse ore – prosegue – è stato approvato in prima lettura alla Camera il ddl Brambilla, che aumenta le pene per il maltrattamento e l’uccisione degli animali. Il testo introduce anche sanzioni per coloro che diffondono video che mostrano crudeltà verso agli animali. Viene introdotto il divieto di detenzione dei cani a catena e puniti più severamente i combattimenti illegali. Allo stesso tempo, tali condotte non saranno più classificate come violazione del sentimento umano verso gli animali, ma contro il benessere animale”. “Passi nella giusta direzione, che però restano insufficienti per garantire a tutti gli animali di condurre una vita adeguata alla specie. Le norme penali non si applicano affatto o solo parzialmente agli allevamenti, al trasporto, alla macellazione, ai circhi, alla caccia e agli eventi storici e culturali. In pratica, circa l’80% degli animali non ha tutele di legge”, aggiunge Unterberger.
VARHELYI, COMMISSARIO UE AL BENESSERE ANIMALE
Sempre nella tarda sera a Bruxelles è stato infine dato il via libera alla valutazione del commissario ungherese Oliver Varhelyi alla “Salute e al Benessere animale”, seppure depotenziato dalle tensioni nella maggioranza. Dopo le trattative finali di Ursula von der Leyen per riuscire a varare la sua seconda Commissione europea, Varhelyi vedrà scomparire dal suo portafoglio i distintivi su diritti riproduttivi, salute mentale, gestione delle pandemie e resistenza antimicrobica. Ma la nomina rimane un successo: la richiesta di creare questa carica specificamente dedicata al benessere degli animali era stata avanzata dagli europarlamentari prima e dalle ong animaliste poi ed era stata inserita nella campagna #voteforanimals per le scorse elezioni europee dell’8-9 giugno 2024 tra i dieci impegni vincolanti per gli eletti. La designazione, appena annunciata, è stata considerata positivamente dalle forze che si interessano di salvaguardare i diritti degli animali.
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