Star hollywoodiane, capi di Stato e guru del business e della finanza internazionale: il Kenya ha invitato un prestigioso pubblico a assistere alla incinerazione del suo gigantesco stock di avorio in programma il 29 e il 30 aprile. “Il Kenya prevede in questa occasione di bruciare 120 tonnellate di avorio, ovvero il più grosso stock d’avorio mai distrutto da un singolo Paese, per mostrare la nostra determinazione a non tollerare il bracconaggio o il commercio illegale”, ha dichiarato il portavoce della presidenza kenyana, Manoah Esipisu. Fra le celebrità invitate a assistere a questo falò gigante figurano gli attori Leonardo di Caprio e Nicole Kidman, il cantante britannico Elton John, i magnati George Soros, Howard Buffett e Michael Bloomberg oltre a “numerosi” capi di Stato. Il bracconaggio dei rinoceronti e degli elefanti è esploso in Kenya, come nel resto dell’Africa, dalla fine degli anni 2000, alimentato dalla domanda asiatica di corni di rinoceronte ai quali sono attribuiti delle virtù medicinali e di avorio, ricercato per la fabbricazione di oggetti decorativi. L’Agenzia per la protezione della fauna del Kenya (Kws) sostiene che restano 38mila elefanti e un migliaio di rinoceronti nel Paese. Circa 30mila elefanti vengono uccisi in Africa ogni anno, secondo l’Onu. Secondo il presidente del Kws, il celebre paleontologo Richard Leakey, due zanne di un elefante pesano 36 chili: il che significa che lo stock che il Kenya intende ridurre in cenere equivarrebbe a circa 4mila pachidermi morti (nella foto EPA/BRENT STIRTON, vincitrice del World Press Photo, un soldato della Lra, Lords Resistance Army, trasporta due zanne d’avorio in Sudan).