Cioccolato, un alimento davvero “off limits” per i cani. Anche in piccole quantità può infatti essere letale per i nostri amici a quattrozampe. Ma perché? Lo spiegano gli esperti della American Chemical Society, che hanno postato anche un video (in inglese) visibile alla fine del post. “Il cioccolato – ricordano – contiene una sostanza chiamata teobromina. Esattamente come la caffeina, blocca il funzionamento dei recettori del cervello che regolano il ritmo sonno-veglia e, anche a basse dosi, aumenta il battito cardiaco e l’apporto di ossigeno e nutrienti al cervello stesso. Ma i cani – evidenziano i chimici – non metabolizzano a dovere la teobromina, dunque i suoi effetti durano più a lungo, danneggiando il loro sistema nervoso. Ci possono volere fino a 12 ore perché i sintomi di una intossicazione da teobromina si manifestino. Fra questi innalzamento della temperatura corporea, disturbi gastrointestinali, respirazione accelerata, tachicardia”.
“La quantità tollerabile di teobromina per il cane – aggiungono gli esperti Usa – è circa tre volte inferiore rispetto a quella dell’uomo. Ed è il motivo per cui ne possiamo consumare anche grandi quantità senza preoccuparci. Da notare che il cioccolato al latte ne contiene di meno (lo 0,02%), mentre quello fondente molto di più (1,4%)”. Ma il consiglio è di tenere fuori dalla portata dei nostri quattrozampe tavolette e bon bon. “Per avere un’idea, per un cane di 20 kg di peso bastano 400 grammi di cioccolato fondente per avere effetti potenzialmente letali, mentre fino a 2 kg di cioccolato al latte possono non avere conseguenze. Ma queste sono le quantità massime, che possono portare a morte dell’animale: anche piccoli dosi danno luogo a problemi anche seri, soprattutto se l’animale è di piccola taglia. Anche per i gatti ci possono essere problemi. Ma i felini, non possedendo il gusto del dolce, non sono ghiotti di cioccolata”, avvertono i chimici. (Kronos)