A Milano le foto di Human Dog, “racconto zooantropologico” di Amodio

“È un lavoro di carattere zooantropologico, una mostra che attraverso la presenza del cane in realtà ci racconta la nostra società”. Così la fotografa e giornalista Silvia Amodio, commenta la mostra fotografica Human Dog 23, che si è aperta nel Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco a Milano, dove resta visitabile fino al 30 ottobre. Il progetto fa parte della campagna Alimenta l’Amore promossa da Coop Lombardia in collaborazione con i Comuni e le associazioni dei territori, una raccolta permanente di cibo per animali che viene distribuito a cani e gatti in difficoltà (www.alimentalamore.it): dal 2014 sono stati distribuiti oltre 4 milioni di pasti tramite le associazioni animaliste che hanno aderito all’iniziativa. Human Dog 2023 raccoglie 40 dei 160 scatti che ritraggono cani con i loro padroni, realizzati da Silvia Amodio a giugno al Castello Sforzesco di Milano.

CON IL CANE C’E’ UNA COEVOLUZIONE CHE DURA DA 30MILA ANNI

Non una mostra sui cani, ma un modo per guardare il mondo attraverso i loro occhi: “Il cane vive con noi da circa 30mila anni, si tratta di una vera e propria coevoluzione – sottolinea la Amodio che poi aggiunge – Noi siamo quello che siamo proprio perché siamo passati attraverso il confronto con gli animali in generale e con il cane in particolare, che ci ha avvicendato in tutte le nostre attività. È una cartina di tornasole che ci racconta da dove veniamo, chi siamo e a ben guardare anche attraverso questi scatti, probabilmente dove andremo”. L’appuntamento è giunto ormai alla nona edizione e attira appassionati anche fuori Regione. Sono infatti migliaia le persone che in questi anni hanno preso parte al set e creato una vera e propria community che include anche una platea di professionisti desiderosi di dare un contributo per raccontare la relazione con gli animali.

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