“Questa mattina abbiamo trovato una vera mattanza, c’era sangue ovunque. Una mucca l’abbiamo trovata già macellata sul posto: hanno lasciato solo le interiora. Un’altra ha una freccia di acciaio piantata nel polmone, è gravissima. Purtroppo dovrà essere abbattuta”. C’è rabbia e commozione nella voce di Patrizia Marini, la preside dell’Istituto tecnico agrario ‘Emilio Sereni’, periferia est di Roma, dove la notte scorsa un raid di ignoti ha causato la morte di due animali. “Noi siamo al confine di Tor Bella Monaca – afferma – facciamo tanti progetti di legalità, avviamo i ragazzi al lavoro. Questi sono episodi gravissimi, la situazione è insostenibile”. La preside ha avvisato dell’accaduto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, atteso giovedì prossimo per l’inaugurazione dell’anno scolastico e di una nuova serra digitale: “Mi ha subito risposto: saranno attivate le procedure per mettere in sicurezza la scuola”. A cui ancora manca un impianto di videosorveglianza. I fatti sono avvenuti la scorsa notte, ha ricostruito la dirigente, che ha chiamato i carabinieri e domani sporgerà formale denuncia: “Sono entrati con le macchine da un cancello che dà su un terreno confinante. Hanno inseguito le vacche, che sono allevate secondo metodi bio e vivono allo stato semibrado”.
NON E’ LA PRIMA VOLTA: A GENNAIO UCCISI I MAIALI
Una è stata uccisa e macellata (“anche i carabinieri erano sbigottiti”), un’altra è stata trovata ancora in piedi, ma dal fianco destro le spuntava l’impennaggio giallo e rosso di una freccia “che sarà penetrata per almeno 40 centimetri. Una vera crudeltà. Su richiesta della Asl dovremo abbatterla” (nella foto in alto). Animali preziosi, usati per illustrare e praticare le tecniche di allevamento, docili e mansueti: i beniamini dei bambini delle scuole medie in gita. Oltre che di notevole valore: la mucca macellata era di razza Marchigiana, l’altra una Limousine, “tra le razze più pregiate del mondo, circa 4-5.000 euro a capo, ma un macellaio ci fa molto di più”. Non è la prima volta che gli animali del ‘Sereni’ vengono uccisi da ignoti: in primavera erano stati sgozzati 3 o 4 maiali di razza Monti Sibillini, un danno da circa 10 mila euro. E’ il denaro e non uno ‘sgarbo’, secondo la preside, il movente di questi raid: “La scuola non ha nemici, siamo molto amati. I ragazzi che studiano qui si trasformano, e le famiglie sono contente perché diamo possibilità di trovare lavori anche remunerativi. Rubano per monetizzare: tutta quella carne è un bel bottino, è bio, vale tantissimo. In altre occasioni hanno rubato l’incasso delle macchinette snack – racconta ancora – in altre il vino, una volta hanno provato a portarsi via il trattore. Ma in questo caso c’è la barbarie di aver ucciso in quel modo gli animali”.
ALL’ISTITUTO RIMANE UNA SOLA VACCA
In entrambi i raid contro gli animali il custode non ha sentito nulla, riporta la dirigente, che pensa sia giunta l’ora di installare la videosorveglianza: “Lo avevamo chiesto alla Città Metropolitana ma ci avevano risposto che era troppo costoso”. Ora però la direttrice dell’Usr Anna Paola Sabatini ha garantito che “si sta attivando presso le competenti sedi istituzionali affinché vengano realizzate misure di videosorveglianza e ogni altra possibile tutela del plesso scolastico”. Il presidente dell’Anp di Roma Mario Rusconi ha espresso solidarietà alla collega impegnata “a rendere la scuola punto di riferimento di cultura e di legalità in un ambiente particolarmente complesso”. Resta ora un istituto agrario a corto di animali: è rimasta una sola mucca. “Ma noi non vogliamo mollare – conclude la preside Marini -. Vogliamo ricreare sia l’allevamento dei maiali che quello delle mucche, per il bene degli studenti e di chi ci viene a trovare. Anzi: se ci fosse qualcuno che vuole sponsorizzare questa azione educativa, si metta in contatto con noi”. (Ansa)
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