I programmi dei partiti politici guardano poco agli animali, e soprattutto a quelli domestici. Molto meno considerati i selvatici e quelli da reddito. Almeno secondo quanto osservano le 13 associazioni animaliste firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano, che li hanno analizzati in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. “Si riscontra una minima sensibilità da parte di alcuni partiti, in altri è drammaticamente assente”, spiega una nota cofirmata da Animalisti Italiani, Animal Equality Italia, Ali, Ciwf Italia, Enpa, Essere Animali, Humane Society International/Europe, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa e Save the Dogs and Other Animals. Nel dettaglio, “nella campagna elettorale la tutela degli animali domestici e la prevenzione del randagismo entrano nei programmi di diverse forze politiche, molto meno purtroppo la protezione degli animali selvatici e il collegamento fra la necessità del contrasto ai cambiamenti climatici e le condizioni degli animali negli allevamenti intensivi”, si legge nell’analisi delle ong.
GATTINI, CAGNOLINI, NIBBI E RAMARRI#elezioni
Molti candidati promettono di proteggere animali domestici. Bene non maltrattarli, ma non sono a rischio estinzione.
Avessi visto un candidato uno, andare in un prato a parlare di tutela della biodiversità che stiamo sterminando.
1/2 pic.twitter.com/QSIuWCWgZS— Nicola Bressi (@Nicola_Bressi) September 13, 2022
TRE TEMATICHE PRINCIPALI: GARANTE NAZIONALE, PENE PIU’ SEVERE, TAGLIO DELL’IVA
“Ma, a prescindere da chi vincerà il 25 settembre, stando a quanto dichiarato nei programmi elettorali il prossimo Parlamento e il prossimo Governo saranno impegnati a istituire finalmente la figura del Garante nazionale dei diritti degli animali, a inasprire e rendere più efficaci le pene contro i maltrattamenti degli animali, a rendere meno costosa la vita delle famiglie che vivono con animali rendendo equa l’Iva su cibo e prestazioni veterinarie. Questi sono sostanzialmente i punti unificanti dei programmi di Lega, Pd, M5S, Forza Italia, Verdi-Sinistra, M5S, Fratelli d’Italia, +Europa, Unione Popolare, Impegno Civico Di Maio e Italexit che hanno quindi su questi tre temi recepito l’appello #ancheglianimalivotano lanciato a inizio agosto dalle 13 associazioni animaliste firmatarie dell’omonimo appello”. I programmi dei partiti sono comunque costantemente monitorati dalle ong e aggiornati sul sito https://www.ancheglianimalivotano.it/
CHI HA ADERITO A TUTTI I PUNTI PROPOSTI DAGLI ANIMALISTI
“Se tutti i partiti sembrano consapevoli della necessità di sviluppare azioni concrete in materia di ambiente per far fronte alla crisi climatica, quando si entra nello specifico della tutela degli animali la situazione cambia – scrivono le 13 ong -. Sono Alleanza Verdi–Sinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e Italexit i primi quattro partiti che hanno scelto di aderire a tutte le 6 macro-aree di intervento individuate nel manifesto “Anche gli animali votano” proposto dalle ong, elaborato come programma destinato a partiti, candidati premier e candidati al Parlamento. Nel caso di Italexit e Unione Popolare, l’impegno completo è stato assunto in occasione di incontri e confronti con le associazioni e successivamente confermato per iscritto dai responsabili nazionali, mentre il programma online risulta più sintetico ed elenca soltanto alcune tematiche ritenute prioritarie”.
LA POSIZIONE SUI TEST CON ANIMALI, NUOVI ALLEVAMENTI, CIRCHI
“Numerosi sono i punti cardine su cui questi partiti hanno preso impegni precisi, facendo proprie tutte le proposte avanzate dalle associazioni animaliste, incluse tematiche potenzialmente divisive quali il superamento della sperimentazione animale, una moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi, la realizzazione di un programma di riduzione degli animali allevati e ancora il divieto dell’utilizzo degli animali in circhi, spettacoli viaggianti, feste e sagre tradizionali. ‘La politica deve prendere atto che la tutela e il benessere degli animali sono temi irrinunciabili nel dibattito elettorale, in grado di orientare gli elettori’, concludono le 13 associazioni firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano. ‘Siamo disponibili a ulteriori confronti con le altre forze politiche interessate a raccogliere il nostro appello per una società più giusta per tutti, compresi gli animali'”. (post aggiornato con il link al sito web dell’iniziativa)
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