Capodoglio liberato da una rete da pesca illegale alle Eolie

Grazie al lavoro delle associazioni e della locale Guardia Costiera un capodoglio è stato salvato nelle acque dell’isola di Lipari dalla morsa di una rete da pesca derivante illegale. L’esemplare, un maschio giovane battezzato Spike, è stato rintracciato dai volontari di Filicudi Wildlife Conservation, partner del progetto Life Delfi, nel corso di una delle uscite di monitoraggio delle acque che bagnano le isole Eolie, in Sicilia, ma la sua salute è ancora in pericolo. “Il team della nota associazione – fa sapere Legambiente – ha subito allertato la macchina dei soccorsi, e per salvare il capodoglio sono intervenuti i militari della Guardia Costiera di Lipari. Il primo tentativo di liberare il cetaceo tagliando le reti che bloccavano la pinna caudale non è stato risolutivo, solo successivamente con il supporto del Lipari Diving il capodoglio è stato liberato dalla rete derivante illegale usata per la pesca del tonno e del pesce spada, il cui utilizzo è vietato severamente”. Un incidente, quello occorso a Spike, che potrebbe essere capitato anche a “Codamozza”, la balenottera comune mutilata di cui abbiamo scritto su 24zampe in questi giorni.

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LA DINAMICA DEL SALVATAGGIO

“Gli altri membri del gruppo sorvegliavano a distanza il capodoglio Spike nella speranza di vederlo muoversi e immergersi. Dopo circa un’ora sono spariti – dichiara Monica Blasi, presidente di Filicudi Wildlife Conservation, presente all’intervento -. Il capodoglio intrappolato aveva un respiro con intervalli regolari di circa due minuti, dopo la sua liberazione la respirazione è migliorata. Crediamo abbia bisogno di riposare parecchio a galla prima di immergersi. Non abbiamo la certezza che se la caverà purtroppo. La rete derivante è una trappola mortale per cetacei e tartarughe marine. Trattiene l’animale sott’acqua senza consentirgli di venire a galla a respirare. Si ringraziano tutti quelli che hanno contribuito a salvare questa vita, la Guardia Costiera di Lipari e Lipari Diving in primis, un grandissimo lavoro di squadra”.

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COME OPERA LIFE DELFI

Life Delfi è un progetto cofinanziato dall’Ue, coordinato dal Cnr (Consiglio Nazionale Ricerca) e tra i cui partner c’è Legambiente. Lavorano per ridurre le interazioni tra i cetacei, in particolare i delfini costieri (Tursiops truncatus) e la pesca professionale, coinvolgendo i pescatori in attività di formazione con l’obiettivo di implementare tecniche di pesca meno impattanti per l’ecosistema marino. Spesso questi esemplari restano vittime di catture accidentali con gravissime conseguenze. Dai dati raccolti sono in media 200 i delfini spiaggiati ogni anno in Italia.

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