Si concentra nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna il maggior numero di alveari presenti nel nostro Paese, quasi mezzo milione. In totale in Italia sono circa 1,5 milioni, il 76% dei quali gestiti da apicoltori commerciali che allevano le api per professione, secondo elaborazioni dell’Osservatorio nazionale miele su dati Ismea. I dati diffusi da CremonaFiere, in occasione dell’evento “Bontà, Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori” (13 – 16 novembre 2020), segnala nello specifico che in Lombardia si contano 87.391 alveari professionali e 62.176 per autoconsumo per un totale di 149.567, ma a primeggiare è il Piemonte, con un totale di 205.587 seguito dall’Emilia Romagna con 120.201 alveari.
PER IL CLIMA NEL 2019 UNA GRAVE PERDITA SUI MIELI PRIMAVERILI
L’andamento produttivo e di mercato del 2019, secondo l’Osservatorio nazionale miele, è stato caratterizzato da una grave perdita per i mieli primaverili, da un’importante flessione dei prezzi e da una difficile collocazione del prodotto sul mercato. “Il clima, con i suoi cambiamenti, rappresenta – afferma Giancarlo Naldi, presidente dell’Osservatorio nazionale miele – la grande variabile che può aggravare o migliorare la produzione di miele. Se tutta l’agricoltura è ostaggio degli effetti dei cambiamenti climatici, l’apicoltura lo è di più perché nei pochi giorni della fioritura si concentra l’attività delle api e fenomeni legati al vento o alle temperature fanno inesorabilmente la differenza”. (ph. Gent SHKULLAKU/AFP)