Ormai non passa giorno che in qualche paese dell’Abruzzo, soprattutto quelli delle zone interne di media e alta quota, non registri la presenza di qualche orso a spasso per le stradine di questi borghi tra la meraviglia e la paura di chi si trova ad avvistarlo. Da qualche anno il fenomeno si ripete sempre con maggiore frequenza e c’è stato perfino qualche piccolo centro che ha adottato i plantigradi, facendone un’attrazione turistica: è il caso di San Sebastiano di Bisegna, in provincia dell’Aquila, che dove l’orso Bernardo (così lo avevano battezzato gli abitanti del posto) che aveva distrutto i raccolti e creato guai a coltivatori e allevatori era stato poi adottato tanto da farne un simbolo di attrazione turistica.
L’ultimo episodio si è verificato la notte del 29 settembre a Campo di Giove, il centro turistico dell’aquilano ai piedi della Majella, quando un esemplare di plantigrado, anche di discrete dimensioni, è stato visto passeggiare tranquillamente per le strade del centro. La notte precedente, a qualche chilometro di distanza, a Pacentro, un altro esemplare invece ha aggredito un allevamento al pascolo e ancora qualche giorno prima, a Pettorano, un altro orso ha cercato di rompere il vetro di un’auto in sosta alla periferia del paese nel tentativo di prelevare delle uova dentro la vettura. Gli esperti del Corpo forestale spiegano che, con l’avvicinarsi dell’inverno, gli orsi puntano a arricchire le proprie riserve di grasso prima di entrare in letargo, e si spingono più facilmente cerso i centri abitati se non trovano cibo a sufficienza nei boschi.
Ma di questi tempi in queste zone non esiste solamente il fenomeno degli orsi. Ci sono anche i cervi, che si vedono sempre più frequentemente vicino ai centri urbani, senza tralasciare il fenomeno preoccupante dei cinghiali divenuti vero pericolo per i raccolti e per gli automobilisti quando sbucano all’improvviso lungo le strade. Nei giorni scorsi, lungo la statale 17 nella tratta Sulmona- Roccaraso, uno di questi animali ha avuto un’impatto violento con una vettura in transito. Bilancio dell’incidente: tre giovani feriti e portati in ospedale e seri danni alla vettura. Ed è andata bene perché un mese fa alla periferia dell’Aquila il bilancio è stato ancora più pesante: nell’urto è morto un commerciante di 33 anni.