Etiopia, ambientalisti denunciano traffico di cuccioli di leopardo

Almeno quattro cuccioli di leopardo al mese sono vittime di commercio clandestino fuori dall’Etiopia. Lo denuncia l’Ethiopian Wildlife Conservation Authority (Wca). Il direttore del Wca Daniel Pawlos ha affermato che la gente del posto è attirata da questa pratica per i guadagni assicurati. Un cucciolo di leopardo, infatti, va da 10 a 15mila birr etiopi, cioè da 310 a 466 dollari. I cuccioli sono prima portati a Hargheisa, capitale della repubblica autoproclamata del Somaliland, e poi in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti attraverso lo Yemen, secondo Pawlos. Il direttore del Wca ha aggiunto che i cuccioli sono stati venduti sul mercato nero per oltre 10mila dollari alle persone ricche che li vogliono come animali domestici esotici e status symbol.

IN ESTATE SCOPERTO UN TRAFFICANTE CON UN CUCCIOLO DI LEONE

“Lo scorso agosto, un etiope è stato arrestato in Somaliland per traffico illegale di un cucciolo di leone. Siamo riusciti a riportare il cucciolo in Etiopia, nel nostro centro di salvataggio”, ha affermato Pawlos. La scorsa settimana, le forze di sicurezza in Arabia Saudita hanno arrestato alcune persone accusate di aver tentato il commercio clandestino di leopardi nel paese. Gli ambientalisti affermano che molti animali muoiono lungo il percorso e avvertono che il traffico sta minacciando di spazzare via le popolazioni di leopardi in paesi come la Somalia e l’Etiopia. (Ansa)