AGGIORNAMENTO DEL 27 SETTEMBRE 2019 – PUBBLICATA OGGI LA SENTENZA
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La Corte costituzionale ha deciso in camera di consiglio i due ricorsi del Presidente del Consiglio dei ministri nei confronti delle Province autonome di Trento e Bolzano e relativi alle leggi sulla cattura e sull’eventuale uccisione degli orsi e dei lupi. In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa fa sapere che la Corte costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale, giudicando che la disciplina provinciale contestata rientri nell’ambito delle competenze legislative statutariamente affidate alle due Province autonome. Un provvedimento di grande attualità: in queste ore è in corso la caccia all’orso M49 nei boschi trentini.
“SONO LEGITTIME LE LEGGI PROVINCIALI DI TRENTO E BOLZANO”
Sono pertanto legittime le leggi provinciali di Trento (n.9/2018) e Bolzano (n.11/2018) che autorizzano il Presidente della Provincia ad adottare provvedimenti riguardanti il prelievo, la cattura e l’eventuale uccisione degli orsi e dei lupi, quando ricorrano le condizioni previste dalla normativa di derivazione europea in materia di conservazione degli habitat naturali. Questo potere è diretto a prevenire danni gravi alle colture, all’allevamento e a garantire la sicurezza pubblica, quando non esista altra soluzione valida, ed è subordinato al parere preventivo dell’Ispra.
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AGGIORNAMENTI
ENPA: SENTENZA NON E’ LICENZA DI UCCIDERE
“In attesa di leggerne le motivazioni, prendiamo atto del pronunciamento della Corte Costituzionale sulle leggi ‘ammazza-orsi’ e ‘ammazza-lupi’ delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Se qualcuno pensa che la sentenza sia una licenza di uccidere, si sbaglia di grosso. La Corte Costituzionale ha infatti ribadito l’esistenza di procedure di legge e la necessità di seguire tali procedure”, dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, commentando la notizia della sentenza della Corte Costituzionale sulle leggi di Trento e Bolzano.
LA SODDISFAZIONE DI MAURIZIO FUGATTI E ARNO KOMPATSCHER
Soddisfazione è stata espressa dai governatori del Trentino e dell’Alto Adige. Per Fugatti “questo significa assumerci in prima persona le nostre responsabilità, pianificare le politiche di gestione in tutti i loro aspetti ma anche poter intervenire tempestivamente se l’emergenza lo richiede”. Arno Kompatscher parla di “importante conferma delle competenze della nostra autonomia in tema di tutela dell’alpicoltura tradizionale”.