L’epidemia di peste suina africana che ha colpito la regione asiatica è la più grande malattia animale della storia, secondo la Fao. Sarebbero già oltre 3,7 i milioni di maiali soppressi dalle autorità di Vietnam e Cina. Il Vietnam è il paese più colpito e ha dovuto sacrificare, secondo le stime della Food and Agricultural Organization dell’Onu sui dati forniti dai singoli governi, almeno 2,6 milioni di suini. Segue la Cina con 1,1 milioni di suini abbattuti mentre piccoli focolai – e relativi “piccoli” abbattimenti, poche o alcune decine di migliaia di capi – sono stati segnalati a Hong Kong, Taiwan, Corea del Nord, Cambogia e Mongolia. Proprio ieri la Thailandia ha annunciato la chiusura delle importazioni di maiali e di carne suina per 90 giorni dal Laos, dopo le conferme di casi di peste suina africana nel paese.
INNOCUA PER LE PERSONE MA LETALE PER MAIALI E CINGHIALI
La peste suina africana è innocua per le persone ma mortale e altamente contagiosa per maiali e cinghiali e non esiste una cura conosciuta. A causa dei maggiori controlli alle frontiere e del calo delle scorte di carne di maiale che ha colpito il Vietnam e la Cina – il maggior produttore e il paese dove si è verificato il primo caso nell’agosto 2018 -, l’epidemia ha fatto salire i prezzi del 40% a livello globale e ha causato carenze in molti mercati, anche non direttamente colpiti. In Corea del Sud, dove molte diete sono a base di maiale, un focolaio potrebbe danneggiare un settore dove operano 6.300 aziende agricole che allevano più di 11 milioni di maiali (nella foto Afp sotto, un’esercitazione). Mentre sono circa 2,4 milioni le famiglie vietnamite che si dedicano al piccolo allevamento suino e l’abbattimento di massa, qui, mette in grave difficoltà molti agricoltori che già si trovano alla soglia della povertà. (nelle foto Ap sopra l’emergenza in Vietnam)