I carabinieri forestali marchigiani hanno salvato dalla macellazione clandestina 26 agnellini probabilmente rubati ma, in modo legale, saranno circa un milione gli agnelli da latte a finire sulle tavole imbandite dagli italiani per il pranzo di Pasqua. I carabinieri in divisa verde hanno scoperto in un casolare disabitato a Morrovalle, in provincia di Macerata, nelle Marche, agnelli richiusi in condizioni di degrado ed isolamento, privi di luce, cibo ed acqua, e verosimilmente provento di furto. Anche con l’aiuto di un veterinario dell’Asur di Civitanova Marche, i 26 agnellini sono stati sequestrati e affidati in custodia ad un allevatore della zona: sono state fornite loro le dovute cure e razioni di cibo ed acqua. Gli agnellini, data la loro illecita provenienza e le imminenti festività pasquali, sarebbero stati quasi sicuramente destinati alla macellazione clandestina.
UN MILIONE DI AGNELLI DA LATTE SULLA TAVOLA DEGLI ITALIANI A PASQUA
Secondo Aidaa in Italia “in commercio sono stati immessi complessivamente un milione di capi di agnello da latte, di cui il 40% di provenienza estera in particolare da Grecia e Romania”. La fornitura di carne nazionale sarebbe invece dominata dall’agnello da latte sardo. Per quanto attiene i consumi – continua l’associazione – si prevedono ordinazioni in calo rispetto allo scorso anno: sulle tavole italiane ci saranno circa 5/6 milioni di kg di carne di agnello (erano 7,5 nel 2018). Da nord a sud, infatti, le ricette di Pasqua prevedono la carne d’agnello come alimento più rappresentativo della tradizione per la maggioranza degli italiani: viene servita in oltre la metà delle tavole (51%) in casa, nei ristoranti e negli agriturismi. Gli stili vegan e vegetariani – secondo un’indagine Coldiretti/Ixè – non fanno breccia sulle tavole degli italiani a Pasqua: solo il 3% sceglie un menu senza carne.