I Nas hanno stroncato un traffico di farmaci illeciti che venivano somministrati a bovini per incrementare del 20% la produzione di latte. L’operazione denominata “Via Lattea” è stata condotta dai Carabinieri dei Nas e coordinata dal Pm di Brescia Ambrogio Cassiani, lo stesso del caso Green Hill. L’inchiesta fa seguito alle operazioni di perquisizioni eseguite il 24 ottobre 2014 e il 17 marzo 2015 all’interno di aziende commerciali ed agricole del Nord Italia, che hanno portato alla denuncia di un veterinario e di due agenti di commercio.
Sono stati sequestrati 16 allevamenti, oltre 4 mila capi di bestiame, 80 mila litri di latte sottoposti a vincolo sanitario, 1.700 confezioni di farmaci veterinari per bovini e suini, 10 fusti per un totale di 130 litri di prodotto medicamentoso per uso veterinario. Oltre a 15 fiale di somatotropina, 55 chilogrammi di farmaci illegali, nonché 15 ricettari per prescrizioni medico-veterinarie e timbri di medici veterinari ed aziende, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.
In particolare – sottolineano i Nas – la somatotropina è somministrata, mediante iniezione, nella parte posteriore dei bovini, vicino alla coda, a intervalli regolari di circa quindici giorni, al fine di incrementare anche fino al 20% la produzione di latte che rimane contaminato dall’ormone nocivo per la salute del consumatore, con conseguente potenziale sviluppo di malattie endocrine e di patologie tumorali. L’ingente quantitativo di farmaci veterinari sequestrati, nonché i timbri ed ricettari dei medici rinvenuti all’esito di perquisizione domiciliare, dimostrano l’esistenza di un mercato clandestino di farmaci illegali per animali destinati all’alimentazione umana, somministrati senza alcun controllo veterinario, sottolineano i Nas.
“Tali pratiche illegali sono pericolose per la salute dei consumatori anche perché possono comportare la presenza di residui medicinali nel latte e nelle carni, determinando il cosiddetto fenomeno dell’antibiotico resistenza”, avvertono i Nas. Nella retata dei Carabinieri dei Nas di Cremona è finito un ex agente di commercio di Brescia che lavorava nel settore zootecnico.