Cavalli mascherati da zebra ma che non hanno nulla a che fare con il Carnevale: sono stati i protagonisti dell’esperimento che conferma definitivamente la funzione delle strisce di questi animali, dimostrando che servono a tenere lontani gli insetti, soprattutto i tafani, che trasportano malattie anche mortali. Pubblicato sulla rivista Plos One, lo studio si deve ai ricercatori dell’università britannica di Bristol e dell’università della California a Davis (nella foto Ap sopra). Il rompicapo sulla funzione delle strisce delle zebre andava avanti da 150 anni. Per molto tempo si è ipotizzato che servissero per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori o che fossero un sistema di segnalazione per le altre zebre, ma nel 2014 questo gruppo di ricerca e anche altri avevano messo a confronto cavalli e zebre e visto che i tafani preferivano posarsi più sui cavalli.
I PARASSITI TRASPORTANO ANCHE MALATTIE MORTALI COME LA PESTE EQUINA
Questo aveva cominciato a far intuire che le strisce delle zebre hanno la funzione di allontanare i parassiti che succhiano il sangue e che sono portatori di malattie mortali, come la peste equina. Ora i ricercatori lo hanno provato definitivamente con un esperimento che ha analizzato ancora più nel dettaglio il comportamento dei tafani intorno a cavalli e zebre. Lo studio ha dimostrato che questi insetti si avvicinano a entrambe le specie, ma poi riescono ad atterrare con minore successo sul mantello delle zebre.
LE STRISCE INFASTIDISCONO IL SISTEMA VISIVO DEGLI INSETTI QUANDO SI AVVICINANO
Questo perché, secondo Martin How, dell’università di Bristol, “le strisce probabilmente infastidiscono il sistema visivo degli insetti durante gli ultimi momenti di avvicinamento”. Inoltre, lo studio ha osservato il comportamento degli insetti attorno agli stessi cavalli, che nel frattempo erano stati ‘mascherati’ con cappotti di stoffa zebrata. Proprio come con le zebre, quando i cavalli indossavano i cappotti subivano meno attacchi da parte degli insetti perché non riuscivano a posarsi sul mantello. Questo ha escluso altre cause che potessero scoraggiare i tafani, come differenze di comportamento o odore, tra cavalli e zebre. (Ansa, foto Ap e Reuters)