Da alcuni giorni una misteriosa invasione di roditori, alcuni bianchi e altri grigi, ha colpito la zona tra Cesena e Cesenatico. I Vigili del fuoco del comando provinciale ricevono chiamate da cittadini che riferiscono di animali “impazziti”, trovati anche in alcune case e forse provenienti da un allevamento di piccioni abbandonato. Un comportamento forse indotto da disturbatori acustici installati per disperdere la colonia. Centinaia gli esemplari che da giorni si riversano in strada nei dintorni della frazione chiamata (ironia della sorte) Gattolino, tanto che è stato necessario l’intervento di Vigili del fuoco, polizia municipale e Asl per rimuovere le carcasse di quelli investiti dagli automobilisti.
RACCOLTI E SMALTITI CIRCA 200 ANIMALI MORTI
I roditori sono stati visti anche mordersi tra di loro e saltare sulle vetture. Dal Comune è partita un’operazione di disinfestazione. Oggi un nuovo sopralluogo congiunto di Comune e Ausl di Cesena in via Medri, per fare il punto sulle iniziative intraprese contro l’imponente colonia. “Si cominciano già a vedere i primi risultati dell’intervento di derattizzazione avviato dalla ditta incaricata dal Comune – riferiscono il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alle Politiche ambientali Francesca Lucchi”. Oggi “sono state raccolte e avviate allo smaltimento circa 200 carcasse di topo, mentre funzionano a pieno ritmo le 12 scatole con esche velenose posizionate nell’area”.
IL TOPICIDA FARA’ EFFETTO IN ALCUNI GIORNI
Fra ieri e oggi “sono stati utilizzati ben due kg di mangime con topicida inseriti al loro interno; se si tiene conto che un topo in media consuma 20-25 grammi di cibo al giorno, significa che un centinaio di loro ha mangiato una razione di topicida, il cui effetto si avrà nei prossimi giorni”, spiegano dal Comune. Questo per quanto riguarda le aree pubbliche, strada e fossati. Nell’area dell’ex allevamento di piccioni da dove – secondo l’ipotesi considerata più verosimile – arriverebbero i roditori, gli interventi di bonifica sono in capo ai titolari dell’impianto, secondo le prescrizioni impartite lunedì scorso dall’Unità Operativa di Igiene Pubblica dell’Ausl.
