Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, e l’assessore alla tutela degli animali Gabriele Tomei sono indagati dalla procura di Lucca per la morte di una pavona del laghetto dei cigni nella pineta di Ponente. L’animale era stato ritrovato lunedì mattina in acqua senza vita. Il reato formulato dal pubblico ministero Elena Leone è di concorso in maltrattamento ad animali, previsto dal codice penale. A denunciare il caso alla magistratura sono state le Guardie Ecozoofile della Kronos, che martedì erano intervenute per sequestrare a sorpresa il pavone maschio rimasto, considerato in pericolo di vita vista la fine fatta dalla compagna. Dopo i lavori di restauro del laghetto l’amministrazione comunale aveva aggiunto ai cigni nel laghetto anche i due pavoni, nonostante le proteste di cittadini che avevano raccolto circa 700 firme per convincere gli amministratori a spostare gli animali che non possono vivere nell’acqua. Avevano segnalato il rischio di sopravvivenza dei pavoni anche alcune associazioni animaliste, ribadendo che i pavoni vivono sulla terra e non nell’acqua. Dagli atti della Procura risulta che la femmina era costretta a stare in uno spazio accanto al laghetto e che al maschio sono state tarpate le ali per impedirgli di allontanarsi in volo. Il pm ha ritenuto necessario il sequestro della pavona morta, come “corpo del reato”, per accertare le cause del decesso. Intanto nessun commento da parte del Comune sulla vicenda. Diversi cittadini chiedono da giorni le dimissioni dell’assessore, Sandra Mei, responsabile secondo loro di avere deciso di collocare i pavoni nel laghetto in pineta. Stamani le guardie Ecozoofile hanno prelevato un cigno che non stava bene per farlo visitare da un veterinario. (Ansa, nella foto una coppia di pavoni)
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.