È stato sottoscritto ieri l’accordo tra Assalzoo, l’Associazione nazionale dell’industria mangimistica italiana e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (Izsto) per elevare ancor più gli standard qualitativi del settore come conoscenze scientifiche, formazione professionali e sicurezza alimentare. L’intesa, che avrà una durata triennale, vuole essere un modello di collaborazione tra il pubblico e il privato basandosi su tre linee guida: sicurezza alimentare, promozione della ricerca scientifica e miglioramento dei livelli qualitativi del settore. La direttrice di Izsto, Maria Caramelli, ha precisato che ”saranno messe a disposizione le professionalità sanitarie dell’Istituto, con la consapevolezza che la sicurezza alimentare si ottiene con un percorso integrato che parte proprio da alimenti zootecnici sicuri e di elevata qualità”. Il presidente di Assalzoo, Alberto Allodi, ha ricordato che da anni l’Associazione si impegna in un percorso di coesione della filiera zootecnia, che sappia valorizzare gli elementi di eccellenza di tutti gli attori in gioco. La mangimistica, in particolare, ha ricordato, ”è un settore che spesso non arriva sotto i riflettori dei mass media ma rappresenta il tassello fondamentale di una complessa ed essenziale filiera alimentare”. In Italia la produzione di mangimi vale oltre sei miliardi di euro di fatturato e ammonta a quasi 15 milioni di tonnellate (grafico sotto, dati 2015), prodotte da circa 480 stabilimenti e destinati alle varie specie animali (avicoli, bovini, suini, conigli, ovini, equini, pesci, animali familiari, ecc.). Sono occupati nel settore circa 8500 addetti, escluso l’indotto.
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